Questo articolo, firmato dalla nostra bibliotecaria Vivienne, é uscito sulla Romance Magazine n.3. Lo ripubblichiamo, sperando di fare cosa gradita alle nostre lettrici. (Alcune immagini sono diverse rispetto a quelle dell'articolo).
VAMPIRI SÌ, NAVY SEALS NO Se volete leggere Romantic Suspense, imparate l’inglese o rimanete in paziente attesa che le case editrici italiane si sveglino. Nel frattempo, ecco una breve introduzione a un genere che in USA va sempre fortissimo.
Sarò sempre grata al Romantic Suspense perché è stato un RS a fare di me una lettrice di romance (il romance chiamò e la sventurata –io- rispose). Lo comprai (era Nel Cuore della Tormenta della Brockmann) pensando fosse un semplice thriller, ma dopo le prime pagine ero già lì che mi dicevo: ehi, ma qui c’è molto più di un buon thriller, c’è un sacco di passione e d’amore, e per nulla platonico. Senza saperlo, stavo dando una definizione poco scientifica, ma in fondo appropriata, del Romantic Suspense, genere che i nostri editori evitano come la peste (neppure la serie In Death di J.D. Robbs-Nora Roberts è stata tradotta!). Vampiri sì, Navy Seals no. Qualcuno mi spiega il perché?
Ma forse le cose stanno cambiando…
Cosa fa di un romanzo un Romantic Suspense?
1) La suspense e l’azione Oltre ad una storia d’amore coinvolgente (se molto sexy e conflittuale meglio ancora), il RS ha bisogno di una trama thriller ben strutturata che deve tenere il lettore incollato alle pagine senza oscurare la parte sentimentale del racconto. E’ la suspense ad imporre il passo (di solito veloce, da action movie) agli eventi, compresi quelli romantici. Non deve mancare l’azione, dentro e fuori la camera da letto, né un background veritiero (ma non invadente) di armi, esplosivi, dispositivi elettronici, tecniche di mira o di combattimento, riferimenti ad agenzie governative o corpi speciali. A parte qualche eccezione giallo-rosa, i temi trattati possono essere anche molto crudi e la tensione esasperata.
2) Il Romance. Nasce spesso da un’ occasione imprevista che porta i due protagonisti a incontrarsi o a rincontrarsi, in ogni caso a scontrarsi. La formula più classica - lei è nei guai, lui corre a salvarla - si presta ad infinite varianti, tipo: a) è lei l’alpha della coppia; b) lei è on the run, in fuga, e lui è l’agente che le sta alle calcagna; c) lei è convinta che lui sia il cattivo, e non si fida di lui. d) Lui è il cattivo, almeno fino a prova contraria. La scintilla tra i protagonisti deve scoccare al primo sguardo, il che non significa che si innamorino in quello stesso istante o si comportino subito come due mufloni in calore. Il pericolo è un buon catalizzatore dell’amore e il sesso un rimedio contro la tensione: non c’è da stupirsi né da scandalizzarsi, quindi, se nei RS le tappe tradizionali dell’innamoramento vengono bruciate in fretta. 3) Un eroe e un’eroina tosti e credibili Il ruolo alpha è fra i due intercambiabile, anche se è più spesso l’uomo a rivestirlo. Lui: è un professionista (poliziotto, agente di intelligence o militare dei corpi d’élite), è sexy da morire, ha un’intelligenza superiore e un addestramento (para) militare a dir poco rassicurante. Votato al dovere e alla giustizia, è di poche parole, intollerante a regole e gerarchie e ha parecchi spettri nell’armadio. Se all’inizio della missione considera l’eroina alla stregua di una piaga d’Egitto, alla fine la sua stima per lei sarà incondizionata. Per quanto a letto sia per definizione stratosferico, il suo codice d’onore riesce ad avere la meglio sul suo alto tasso di testosterone, almeno sino alla metà del romanzo (ma le eccezioni non mancano). Lei. Che sia l’alpha di turno o la vittima da trarre in salvo, è una con gli attributi, coraggiosa, capace di tener testa sia al cattivo che all’eroe. Intelligente, brillante, piena di risorse, spesso è risolutiva alla resa dei conti. Dotata di lingua tagliente, riesce con una certa facilità a irritare l’eroe che in ogni caso la trova dannatamente sexy, anche se non è bellissima (be’, in fondo chi scrive è donna, logico che parteggi per la normalità di lei e l’eccezionalità di lui). L’eroe adora i suoi occhi da cerbiatta, le labbra piene e sensuali e –optional- la sua quarta di reggiseno. Più o meno trentenne, spesso lavora come giornalista, informatica, avvocato o medico e, anche se non lo ammetterebbe neppure sotto tortura, ama i fiori d’arancio. 4) Il tempo e lo spazio. La vicenda principale in un RS si svolge d’abitudine in un tempo limitato (pochi giorni, solitamente) e in un luogo circoscritto, spesso on the road. I paesi più frequentati sono ovviamente gli States, ma anche il Centro e il Sud America, l’Iraq, l’Afghanistan, il Pakistan o le Filippine (per trame che coinvolgono droga e terrorismo). Ne risulta uno stile di scrittura più asciutto e colloquiale rispetto al romance storico e contemporaneo, caratterizzato da dialoghi fitti, veloci e spesso gergali. 5) Le organizzazioni.Possono essere agenzie di intelligence realmente esistenti- come le americane NSA, DEA, CIA, NIC, MCIA o le inglesi MI5 o MI6 - o fasulle e talmente segrete da venir definite in modo generico: l’agenzia, il castello, il comitato. Molti eroi sono Navy SEALs, Delta Force o SAS, se inglesi, ma ci sono anche onesti agenti FBI e cops che sanno il fatto loro. Abbondano anche body guards, detective privati e agenzie di security in grado di compiere ogni tipo di azione militare. Una curiosità: dopo l’uccisione di Osama Bin Laden, i romance con protagonisti i Navy Seals hanno avuto un’impennata nelle vendite. 6) I cattivi Serial killer, maniaci sessuali, fidanzati vendicativi, terroristi, stalkers, politici corrotti. I soliti noti, insomma, ma anche qualche insospettabile (sottogenere chi è stato?). 7) L’happy ending (non sempre matrimonio dipendente). E’ un must per la storia principale del romanzo, non lo è per le storie parallele (i vari subplot presenti nelle serie). 8) I titoli e le copertine. Funzionano titoli brevi, assonanti in caso di serie, come oltre ogni limite, punto di rottura, non aver paura, non mollare. Le copertine sono di solito tutte per l’eroe: abbondano piastrine, distintivi, colt e automatiche, il tutto indossato (con canotta optional) su pettorali da brividi e addominali piatti. Tutto sommato, un gran bel vedere.
LE SERIE (PER ME) IRRINUNCIABILI
TROUBLESHOOTERS,INC. (TS). Suzy Brockmann ha pubblicato il book 1, The Unsung Hero, nel 2000. Breaking the Rules,book 16, è uscito a marzo. I suoi eroi, molto leali e terribilmente sexy, sono soprattutto Seals o ex Seals e i romanzi sono strettamente connessi tra loro. Leggereditore ha iniziato a pubblicarli in italiano (tre titoli ad oggi), scegliendo random tra i titoli meno legati alle vicende e ai personaggi storici. Il mio preferito, Flash Point.
Esce a gennaio 2012
BODYGUARDS (sei libri) e BLACK OPS.INC (a luglio è uscito il book 6, With no Remorse). Cindy Gerard, vincitrice del RITA per Take no Prisoners, ci regala eroi indimenticabili (molto hot), come Ethan di To the Brink, ad oggi il romanzo che preferisco. La Gerard non è pubblicata in italiano.
SERIE ICE. Decisamente hot nonostante i titoli (Black Ice,Cold as Ice, Ice Blue (RITA 2008), Ice Storm, Fire and Ice), ha come eroi killer spietati e freddi come il ghiaccio. Molte lettrici premono per poterla leggere in italiano e si annunciano petizioni. E’ firmata da Anne Stuart, autrice amatissima in Italia per i suoi storici. Solo Black Ice è stato tradotto in italiano (L'Interprete) da Hm.
NAVY SEALS TEAM TEN (sei libri), un’altra serie sui Seals assolutamente da leggere, di Marliss Melton. La sua nuova serie, iniziata nel 2009, si intitola Black Ops.
I-TEAM (6 titoli), di Pamela Clare. Racconta di un gruppo di giornaliste investigative in cerca di guai seri. Il mio preferito, Unlawful Contact, l’ultimo uscito, Breaking Point (bellissimo).
Inediti in Italia sono anche i romanzi (da non perdere) di: Roxanne St.Claire (nominata RITA 2011), Cherry Adair, Shannon K. Butcher, Laura Griffin (RITA 2010), Annie
Solomon (RITA 2007, nominata 2011), Karen Rose (RITA 2005, nominata 2011, già sul mercato italiano con Muori per me).Tra le veterane solo la Roberts ha qualche RS pubblicato in Italia (da Harlequin, Fanucci e Leggereditore) e come J.D.Robb (Nora Roberts, RITA 2006, nominata 2011), da Tea. Della Garwood è appena uscito La confessione (Leggereditore), mentre di Sandra Brown sono probabilmente ormai introvabili i tre titoli distribuiti da Sperling&Kupfer all’inizio del 2000.
Quello in questa foto non è un attore, nè un cover model. E' un Navy Seal che si prepara ad andare in missione. Questa foto è stata utilizzata per la copertina di Seals of My Dreams ( qui a destra) , un'antologia di racconti il cui ricavato andrà alla Veteran Research Corporation, una non profit che si occupa di ricerca medica. (http://sealofmydreams.com/wordpress/)
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