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Van Persie fischiato   dai suoi ex tifosi

Creato il 28 aprile 2013 da Mbrignolo
Van Persie non esulta dopo il gol. Foto presa da telegraph.co.uk

Van Persie non esulta dopo il gol. Foto presa da telegraph.co.uk

NOTIZIE (Londra). Il mio miglior nemico. Avrà pensato questo Arsene Wenger quando ha stretto la mano al rivale di una vita, ovvero quel Sir Alex Ferguson che per la tredicesima volta in carriera si è aggiudicato la vittoria della Premier. I due tecnici si sono giocati sino all’ultima giornata ben 5 campionati tra il 97’ e il 2003. In quegli anni sono andate in scena delle sfide epocali. Henry contro Van Nistelrooy, Vieira contro Keane e Beckham contro Berkgamp. Le due squadre sono da sempre state rivali e l’acredine tra le tifoserie si è riaccesa negli ultimi anni, dopo il pesante 8-2 rifilato dallo United, datato agosto 2011. Nonostante questo però i giocatori dell’Arsenal e la società hanno voluto oggi rendere omaggio ai neo campioni d’ Inghilterra. Prima del fischio d’inizio del match è andata in scena una parata celebrativa, dove i giocatori dello United sono stati accolti in campo dagli applausi dei colleghi. Il gesto è stato senza dubbio molto lodevole, ma in realtà l’Emirates e i tifosi dell’Arsenal non avevano assolutamente nessuna intenzione di osannare gli odiati Red Devils. Infatti all’ingresso in campo dello United è andato in scena un misto di applausi sinceri (pochi) e di un unanime e forte grido di disapprovazione. La maggior parte dei tifosi ha infatti fischiato gli avversari, attendendo il momento clou e cioè l’entrata in campo del grande traditore, Robin Van Persie. L’olandese è stato letteralmente invaso dai fischi dal primo all’ultimo minuto. Il massimo lo si è raggiunto quando al 44’ del primo tempo ha trasformato il rigore che ha fissato il risultato sull’1-1, dopo il gol iniziale di Walcott. Per Van Persie è stata una gara durissima dal punto di vista psicologico, ma se vogliamo dirla tutta se l’è un po’ cercata. Ad Agosto il centravanti olandese aveva affermato alla stampa di voler andare all’estero, per evitare di dare un dispiacere ai suoi vecchi supporters. Invece oggi si è presentato in campo con la maglia della squadra più detestata dal tifo dei Gunners. Ma si sa, il calcio è anche questo.

 


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