Magazine Diario personale
Ci sono cose per cui ormai ho deciso di non incazzarmi nemmeno più. Nonostante dirlo, anzi per la precisione scriverlo, sia molto più facile che non metterlo in pratica.Perchè sono complicata e non sempre riesco a far andare d'accordo tutte le mie sfaccettature, prenderle e farle virare in un'unica direzione, che è poi quella che mi farebbe stare meglio.Mi sto rendendo conto che, a volte, le persone hanno atteggiamenti non propriamente razionali o quanto meno lineari e io, che ho un'intelligenza alquanto limitata, faccio fatica a stare dietro a questi continui cambi di direzione.Per me A rimane tale finchè non mi viene detto il contrario. Mettendo in conto che ci sono miliardi di sfumature tra quella A e il suo contrario, ho l'innata presunzione di credere che chi sta dall'altra parte mi tratti esattamente come li tratto io: con chiarezza, anche in ciò che non è chiaro.Se ho qualcosa che non va, lo noti subito (sempre che ci sia la volontà di guardare davvero), se voglio stare da sola, sono felice, triste, confusa, malata, te lo dico. Perchè mi sembra giusto, non tanto per dare delle spiegazioni, quanto per educazione e per comunicare con l'altra parte. Alla fine su questo si basano i rapporti interpersonali...o no?E allora rimango davvero senza parole, anzi proprio sgomenta, di fronte a certe sparizioni ed apparizioni ad intermittenza.A certi "sì, sabato ci vediamo di sicuro" e poi il nulla, per scoprire che si è andati dall'altra parte del globo senza verbo proferire.Gestire un rapporto del genere è alquanto complicato, anche senza giungere a questi estremi. Innanzitutto per il dispendio di energie che una deve utilizzare per cercare di essere comprensiva e non mandare tutti a cagare. Insomma, anni e anni di confidenze vorranno pure dire qualcosa no?Oltre a questo c'è anche la mia stupidità che mi porta sempre lì, a mettermi in gioco e a pensare che magari sono stata io in qualche modo a "irritare" l'altra persona. Quando semplicemente poi lo chiedi, ecco che parte quello sguardo fintamente incredulo seguito da frasi di rito come "scusa, ma non ci sono proprio con la testa!", "mi spiace ma ho avuto mille cose da fare", "guarda, non puoi capire, non ho avuto nemmeno il tempo di respirare", mettendo in atto una sorta di vittimismo che è alquanto fuori luogo.Perchè io, dalla mente semplice e banale, ho sempre pensato che se tu vuoi davvero anche solo sentire una persona, non per forza vederla, due minuti li trovi. Che siano per alzare la cornetta e chiedere un veloce "tutto bene?" ma anche per un semplice messaggio o due righe di mail.Però questo succede se si ha la volontà di farlo.Se tutte le situazioni di cui sopra non si verificano è perchè manca la volontà, sic et simpliciter.Ma attenzione,oggi c'è una novità.La sottoscritta è buona, gentile, disponibile e pure stupida, ma si è rotta le palle di tutte ste giustificazioni, che pure io nella mia insulsa vita ogni tanto quattro cosucce da fare ce le avrei anche, eppure quei cinque minuti li trovo sempre. E allora chissenefrega degli anni, dei mesi, dei giorni di conoscenza. Io il mio tempo lo voglio dedicare a chi arriva a scusarsi sentendosi terribilmente in colpa per non avermi invitata a una cena organizzata all'ultimo momento a cui io comunque non avrei potuto partecipare. O a chi mi dice di cancellare una prenotazione che il viaggio lo faccio con loro, anche se magari avevano voglia di starsene da soli e non con me, sul sedile posteriore, in modalità da gatto di compagnia.Che mi sono rotta i coglioni di rincorrere persone e sprecare energie senza che ci sia un minimo di ritorno, non pretendo molto, almeno un po' di accortezza, ecco. Perchè chi vuole sa dove trovarmi e mi trova sempre.Solo che stavolta, nel frattempo, me ne vado altrove. Con un retrogusto amaro, lo ammetto, però è giusto così, va bene così. Per me. E solo per me.
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