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Vangelo del giorno 12 Luglio 2013

Creato il 07 luglio 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 12 Luglio 2013 Salmi 37(36),3-4.18-19.27-28.39-40.
Confida nel Signore e fà il bene; abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore.
Conosce il Signore la vita dei buoni, la loro eredità durerà per sempre.
Non saranno confusi nel tempo della sventura e nei giorni della fame saranno saziati.
Stà lontano dal male e fà il bene, e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; gli empi saranno distrutti per sempre e la loro stirpe sarà sterminata.
La salvezza dei giusti viene dal Signore,
nel tempo dell'angoscia è loro difesa;
il Signore viene in loro aiuto e li scampa,
li libera dagli empi e dà loro salvezza,
perché in lui si sono rifugiati.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,16-23.
Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
 Meditazione del giorno
Sant'Ignazio d'Antiochia (? - ca 110), vescovo et martire
Lettera a Policarpo, (69-155, santo, vescovo e martire), 1-3 ; SC 10 Come pecore in mezzo ai lupi   Ti esorto, per la grazia di cui sei rivestito, a proseguire nel tuo cammino e ad incitare tutti a salvarsi. Dimostra la tua dignità episcopale con vigilanza continua nella carne e nello spirito. Preoccupati dell’unità di cui nulla è più bello. Sopporta tutti, come il Signore sopporta anche te; sostieni tutti nella carità, come già fai. Prega senza sosta; chiedi una saggezza maggiore di quella che hai; veglia possedendo uno spirito insonne. Parla a ciascuno nel modo conforme a Dio. Sostieni come perfetto atleta le infermità di tutti (cfr Mt 8,17). Dove maggiore è la fatica, più è il guadagno.
  Se ami i discepoli buoni, non hai merito; piuttosto devi vincere con la bontà i più riottosi. Non si cura ogni ferita con lo stesso balsamo. Calma le esacerbazioni (della malattia) con bevande infuse. In ogni cosa sii “prudente come un serpente” e sempre “semplice come la colomba”. Tu che sei di carne e di spirito, tratta con amabilità quanto appare al tuo sguardo; per ciò che è invisibile prega che ti sia rivelato. Così non mancherai di nulla e abbonderai di ogni dono dello Spirito.
  Il tempo presente esige che tu tenda a Dio, come i naviganti invocano i venti e coloro che sono sbattuti dalla tempesta il porto. Come atleta di Dio sii sobrio; il premio è l’immortalità, la vita eterna in cui tu credi. … E’ proprio del grande atleta incassare i colpi e vincere. Dobbiamo accettare ogni cosa per amore di Dio, perché anche lui ci accetti. Raddoppia il tuo zelo. Discerni i tempi. Aspetta chi è al di sopra del tempo, eterno, invisibile, per noi (fattosi) visibile, colui che, intangibile e incapace di soffrire, per noi ha sperimentato la Passione e sopportato ogni sorta di dolori. 
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