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Vangelo del giorno 13 giugno 2014

Creato il 14 giugno 2014 da Lory663
Sant’Antonio di Padova Antifona d'ingresso
I popoli proclamino la sapienza dei santi,
e la Chiesa ne celebri le lodi;
il loro nome vivrà in eterno.  Vangelo del giorno 13 giugno 2014 Primo libro dei Re 19,9a.11-16.
In quei giorni, giunto Elia al monte di Dio, l'Oreb, entrò in una caverna.
Ed ecco gli fu rivolta la parola del Signore: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.
Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?".
Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
Il Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram.
Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safàt, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto".
Salmi 27(26),7-8a.8bc-9abcd.13-14.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore:
"Cercate il suo volto";
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,27-32.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Meditazione del giorno
Paolo VI, papa dal 1963 al 1978
Discorso del 04/05/1970 alle Equipes Notre Dame   “Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Gen 1,27)  Come ci insegna la Sacra Scrittura, il matrimonio, prima di essere un sacramento, è una grande realtà terrena: “Dio creò l’uomo a sua immagine ; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”. Bisogna sempre tornare a questa prima pagina della Bibbia, se si vuole capire cos’è, cosa deve essere una coppia, un focolare… La dualità dei sessi è stata voluta da Dio, perché insieme l’uomo e la donna siano immagine di Dio, e come lui fonte di vita: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela” (v. 28). Una lettura attenta dei profeti, dei libri sapienziali e del Nuovo Testamento ci mostra del resto il significato di questa realtà fondamentale e ci insegna a non ridurla al desiderio fisico…, ma a a scoprirvi la complementarietà del valore dell’uomo e della donna, la grandezza e la debolezza dell’amore coniugale, la sua fecondità e l’apertura al mistero del disegno d’amore di Dio. Questo insegnamento conserva oggi tutto il suo valore e ci salvaguarda dalle tentazioni di un erotismo distruttivo…
  Il cristiano lo sa, l’amore umano è buono alla sua radice e se è stato ferito e deformato dal peccato, come tutto ciò che è nell’uomo, trova in Cristo la sua salvezza e redenzione… Quante coppie hanno trovato nella vita coniugale la via di santità, in questa comunione di vita che è la sola ad essere fondata su un sacramento! Opera dello Spirito Santo, la rigenerazione battesimale fa di noi “una nuova creazione”, chiamati a “condurre anche noi una vita nuova” (cfr Tit 3,5; Gal 6,15; Rom 6,4). In questa grande impresa di rinnovamento di tutte le cose in Cristo, il matrimonio, anche lui purificato e rinnovato, diventa una realtà nuova, un sacramento della Nuova Alleanza. Così, alla soglia del Nuovo Testamento, come all’inizio del Vecchio, si presenta una coppia. Ma, mentre quella di Adamo ed Eva è stata il principio del male che ha invaso il mondo, quella di Giuseppe e Maria è il culmine in cui la santità si spande sulla terra.
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