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Vangelo del giorno 24 Agosto 2013

Creato il 15 agosto 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 24 Agosto 2013 Annunziate di giorno in giorno la salvezza di Dio,
proclamate tra i popoli la sua gloria. (Sal 96,2-3)
Apocalisse 21,9b-14.
Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: "Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello".
L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele.
A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.
Salmi 145(144),10-11.12-13.17-18.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,45-51.
Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret».
Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».
Meditazione del giorno Movimento Apostolico - rito romano 
Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità
Quando l'annunzio di Cristo giunge all'orecchio di un uomo, se questi ha il cuore puro, può anche dubitare della verità che gli viene annunziata, però si fiderà sempre di colui che porta il lieto annunzio e diviene disponibile a seguirlo.
Filippo incontra Natanaele e gli annunzia che loro hanno trovato "colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret". Ecco quanto Mosè aveva scritto: "Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: "Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia". Il Signore mi rispose: "Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire". Forse potresti dire nel tuo cuore: "Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?". Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore. Il profeta l'ha detta per presunzione. Non devi aver paura di lui" (Dt 18,15-22). I profeti tutto annunziano del Messia del Signore. Dai Salmi e dai lori scritti si potrebbe ricavare un Vangelo.
Anche se il dubbio è nel suo cuore, Natanaele si incammina con Filippo per andare incontro a Gesù. Gesù appena lo vede, dice di lui: "Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità". Lo stupore prende Natanaele, il quale dal dubbio, passa ad una professione di fede in Cristo Gesù perfetta, aggiungendovi quanto i primi discepoli ancora non avevano detto: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gesù non è solo il Messia, è il Messia Figlio di Dio. Non è un suo servo, come le antiche profezie lo avevano proclamato. Ma è il Figlio del Padre. Il Figlio del Padre è il re di Israele.
Gesù aggiunge ciò che ancora manca alla perfetta professione di fede: Lui è il Mediatore universale tra Dio e l'umanità. «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo». Lui è la sola scala che dal cielo discende sulla terra e dalla terra sale al cielo. Dio discende per questa scala e va incontro all'uomo. L'uomo sale per questa scala e va incontro al suo Signore. Fuori di questa scala non vi è alcuna relazione di verità, giustizia, santità perfetta tra l'uomo e il suo Dio. La mediazione unica di Cristo è nella creazione, redenzione, giustificazione, santificazione, vita eterna, gloriosa risurrezione. Tutto avviene per Cristo, in Cristo, con Cristo. Tutto si compie nel suo corpo, per il suo corpo, con il suo corpo. Dove il corpo di Cristo assente, lì non vi è vera mediazione.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, dateci la vera fede in Cristo.
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