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Vangelo del giorno 7 Luglio 2013

Creato il 02 luglio 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 7 Luglio 2013 XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
(Col 3,15.16)

Salmi 66(65),1-3.4-5.6-7.16.20.

Al maestro del coro. Canto. Salmo. Acclamate a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome, date a lui splendida lode.
Dite a Dio: "Stupende sono le tue opere! Per la grandezza della tua potenza a te si piegano i tuoi nemici.
A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome".
Venite e vedete le opere di Dio, mirabile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terra ferma, passarono a piedi il fiume; per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno, il suo occhio scruta le nazioni; i ribelli non rialzino la fronte.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 6,14-18.
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura.
E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio.
D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,1-12.17-20.
Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,
curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite:
Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino.
Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli». 
 Meditazione del giorno
Vita di San Francesco d'Assisi detta «Anonimo perugino» (13° secolo)
§ 18 (trad. Vergilio Gamboso)
« Il Signore li inviò a due a due avanti a sè in ogni città e luogo dove stava per recarsi »   Francesco, pieno di grazia dello Spirito Santo, preannunciò quanto sarebbe avvenuto ai suoi amici. E chiamati a sé questi sei frati che aveva, nella selva che circondava la Porziuncola (andavano di frequente a pregare in quella chiesa), disse loro: « Carissimi fratelli, consideriamo la nostra vocazione : Dio misericordioso non ci ha chiamato solo per noi stessi, ma anche per l'utilità e la salvezza di molti. Andiamo dunque per il mondo, esortando e ammaestrando uomini e donne con la parola e con l'esempio, affinché facciano penitenza dei loro peccati e si ricordino dei comandamenti del Signore, che da lungo tempo hanno gettato in dimenticanza ».
  E disse ancora: « Piccolo gregge non abbiate timore (Lc 12,32), ma nutrite fiducia in Dio. Non vogliate dire tra voi : "Siamo persone rozze e senza istruzione: come faremo a predicare?". Invece, richiamate a mente le parole che rivolse Gesù ai suoi discepoli : "Non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del vostro Padre che parla in voi" (Mt 10, 20). Il Signore stesso vi comunicherà spirito e sapienza per esortare e mostrare a uomini e donne la via e le opere dei suoi precetti".
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