Vanishing on 7th street

Da Lupokatttivo

Prendo due pile

“Vanishing on 7th street” e’ il nuovo horror di Brad Anderson (“Session 9″ e “L’uomo senza sonno” per dirne due). “Vanishing on 7th street” andrebbe visto al buio, la notte, meglio soli (ma rende anche se male accompagnati). Racconta di un black-out, che in pochi secondi mette la citta’ al buio…e il buio fa scomparire tutti gli esseri umani, tranne i loro vestiti, i loro effetti personali, e due tre soggetti che per botte di culo varie se la scampano. Il buio rapisce le persone. Il buio allunga le manone fatte di ombre alla “Nosferatu”…e il buio perdura per tutto il film, copre quasi tutto lo schermo, tranne qualche punto illuminato dalla vacua luce di un generatore o da qualche torcia elettrica che i nostri protagonisti si portano dietro. C’e’ Hayden “skywalker” Christensen che gioca a fare l’eroe e combatte con le ombre. C’e’ John Leguizamo che gioca a fare il paranoico e combatte con le ombre. C’e’ anche un bimbetto che sembra il figlio di Will Smith, ma piu’ piccolo…e anche lui combatte con le ombre. E ci sono le ombre, che combattono con la luce, e il piu’ delle volte vincono. A me ste cose dei “mostri” nel buio mi fanno sempre un certo effetto…”Vanishing” mi ricorda un po’ “Darkness” un po “L’ora nera” e un po “28 giorni dopo”. Ci sono momenti in cui il film funziona a meraviglia, altri in cui annoia un po’, soprattutto per l’isteria esagerata e pedante di alcuni personaggi, e momenti in cui lo si segue a tratti a causa di qualche evidente buco di sceneggiatura. Ammesso che non vogliate farvi troppe domande sul perche’ di certe situazioni un po’ forzate, sappiate che comunque la pellicola nel complesso inquieta e la tensione difficilmente scende sotto il livello di guardia…a mio parere merita una visione.


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