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“Vanità delle vanità: Tutto è vanità”

Creato il 28 aprile 2012 da Mente Libera

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“Vanità delle vanità:  Tutto è vanità”

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Seguente testo tratto dall’Ecclesiaste

“C’è un male che ho visto sotto il sole, un errore che proviene da chi governa: che, cioè, la stoltezza occupa posti altissimi e i ricchi seggono in luoghi bassi. Ho visto degli schiavi a cavallo e dei principi camminare a piedi come gli schiavi”

Bandisci dal tuo cuore la tristezza e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l’aurora, la vecchiaia e il tramonto sono vanità…


Non essere precipitoso nel parlare…
Le tue parole siano dunque poche, poiché con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole, i ragionamenti insensati.

… Meglio è per te non fare voti, che farne e poi non adempierli

Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa.

Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole…
Ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità e un inseguire il vento…
Non esiste superiorità dell’uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora:.. tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere.

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il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre:… Il saggio ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio.
Ma so anche che un’unica sorte è riservata a tutt’e due.

Allora ho pensato: «Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d’esser saggio? Dov’è il vantaggio?». E ho concluso: «Anche questo è vanità».
Infatti, né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto.
… approvo l’allegria, perché l’uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.
Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l’affannarsi che si fa sulla terra – poiché l’uomo non conosce riposo né giorno né notte -
… allora ho osservato tutta l’opera di Dio, e che l’uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla.

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