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Vantaggi e svantaggi del parto in acqua

Creato il 29 gennaio 2016 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Sempre più mamme negli ultimi anni hanno optato per il parto in acqua: vediamo quali sono i pro e i contro di questa pratica di tendenza.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Secondo i più recenti dati sul tema, che una futura mamma su dieci opta per il parto in acqua: un trend che non arresta la sua crescita, al punto che la percentuale stimata nei prossimi anni è addirittura di una futura mamma su cinque. Ogni donna con motivazioni differenti, ma che sono legate sempre all’idea di un parto totalmente naturale e che può essere meno doloroso rispetto a quello tradizionale in ospedale.

L’acqua, infatti, è il nostro elemento vitale e può arrecare al nostro corpo umano molti benefici: aiuta a rilassarsi, stimola la produzione di ormoni che fungono da anti-dolorifico naturale, dà la sensazione di essere più leggeri e, quando si trova a una temperatura intorno ai 30 gradi (come quella impiegata durante il parto in acqua), il suo calore genera una sensazione di assoluto benessere.

Sembra che anche il piccolo possa ricevere benefici dal parto in acqua: sicuramente passare dal liquido amniotico all’acqua calda risulta molto meno traumatico del parto tradizionale, al punto che spesso il neonato che nasce con questo tipo di parto non piange. Una volta nato, poi, per un effetto chiamato “bonding” (si tratta di un processo fisico-emozionale innato che lo spinge verso la mamma), il bambino è portato naturalmente a dirigersi dolcemente verso il corpo della donna, appena fuori dal suo ventre.

Ovviamente anche il parto in acqua ha i suoi svantaggi oppure i suoi vantaggi non sono uguali per tutte le donne. Infatti, anche in questo caso la percezione del dolore resta soggettiva, percui il parto in acqua non è di per sé sinonimo di mancanza di dolore. La donna in gravidanza deve essere in uno stato di perfetta salute e rispettare il tempo fisiologico del parto (non è possibile per chi aspetta dei gemelli), il travaglio spontaneo (non indotto) e la sacca non rotta da oltre 18 ore.

Il parto in acqua non può chiaramente avvenire nella vasca di casa propria: sono operative delle strutture specializzate che ospitano dei corsi di preparazione al lieto evento; la donna potrà partorire naturalmente in una sala attrezzata con la vasca d’acqua calda, supportata da personale medico specializzato, in grado di assistere lei e il bambino nel caso subentrino complicazioni.

Fonte: “La Stampa”


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