“Mi aspettavo da parte del ministro Cancellieri una maggiore empatia verso una città tanto provata com’è Perugia: sono deluso. Mi ha deluso – sostiene Varasano – un passaggio in particolare, quello nel quale il ministro dell’Interno ha sostenuto che tanto in Italia quanto in Umbria ci sia ancora un ‘alto livello di sicurezza’ e che si tratti solo di non ‘scalfire’ questo livello. La realtà purtroppo è ben più grave, come dimostra il drammatico record di overdose che il capoluogo detiene (record rimpinguato nelle ultime ore, a quanto pare). Di fronte ad una città profondamente turbata e spaventata dagli ultimi eventi di cronaca – continua Varasano – ci si sarebbe aspettato una maggiore comprensione del difficile momento attuale. Non è più possibile confrontare Perugia con realtà ancor più critiche, ricordare che, in fondo, altrove si sta peggio. I perugini rivogliono almeno un po’ della quiete che si è persa negli ultimi dieci anni. Bene gli impegni presi, ma si tenga conto realmente dello stato d’animo e delle aspettative della città. Servono fatti – per i quali saremo vigili e partecipi osservatori – e rassicurazioni: sul piano delle rassicurazioni il ministro non ha dato certo una buona prova”.
Commento di Mila Breccolenti: Il bene di Perugia viene prima di ogni idea politica, non ci possono essere due modi diversi per liberarci dalla delinquenza, ma un’ unica strada da percorerre insieme, e’ proprio di questo che si nutre “la feccia”, del fatto di non lavorare insieme per raggiungere lo scopo, la sicurezza non e’, ne’ puo’ essere, di destra ne’ di sinistra, riguarda la nostra vita, la nostra tranquillita’, quindi invece di lottare uno contro l’altro, aspettando il deus ex machina, unite le forze e ridateci la citta’ bella e serena che avevamo.
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