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VARESE-MORTO DI FREDDO IN UNA FABBRICA . Lettera ai giornali . DISMESSA.

Creato il 20 dicembre 2011 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Ieri avevo la pancia piena. Io e la mia fidanzata in pausa pranzo ci siamo mangiati una porzione di parmigiana, un paio di fette di arrosto, qualche patatina come contorno e l'immancabile birretta.
I marciapiedi di Milano, dal lunedì al venerdì, verso l'una del pomeriggio, si affollano di centinaia di persone che fiondandosi  verso gli innumerevoli ristoranti, tavole calde e bar, pregustano il meritato pasto che sanno già dover consumare nella scarsa ora di pausa che il lavoro concede. Nessuna distrazione: solo l'obiettivo di mangiare, fare 4 chiacchiere e magari fumarsi una bella sigaretta al freddo prima di rientrare in ufficio.
Guardando tutta questa gente, mi chiedevo quanti di loro fossero credenti.
 In base al rapporto Eurispes del 2010, i credenti, praticanti e non, sono circa il 75% della popolazione ed il cristianesimo è la religione più diffusa.
Per Bacco! In pratica, stando a questi dati, ero circondato da un esercito di fedeli che credono in nobili principi quali l'uguaglianza, la fratellanza, la solidarietà, l' amore verso il prossimo: valori nei quali credo anch'io  nonostante sia agnostico ( sono altre le cose che mi dividono dalle religioni).
Tra me pensavo: ' Cavolo, guarda che fortuna questi mendicanti che sicuramente non avranno mai fame. Con tutta queste brave persone che mediamente prendono i sacramenti, non mancano ad un matrimonio, non rinunciano ad una comunione, sicuramente non faranno mai mancare una bottiglia d'acqua e un panino ad un senza tetto'
Infatti quando mi si è avvicinato un ragazzo, chiedendo qualche spicciolo per mangiare alla mia fidanzata, stavo quasi per rispondergli: 'Dai! Non prendermi in giro! Avrai già mangiato tre panini!'
Intorno a noi c'erano molte persone ben vestite, che si accendevano la loro sigaretta, dibattendo su quanto oggi lo stufato del ristorante, non fosse stato all'altezza del risotto assaporato qualche giorno prima.
La mia compagna, che è molto più intelligente di me, lo guarda e capisce tutto:  "Cosa ne pensi se ti compriamo un panino?"
Gli occhi del ragazzo si sono illuminati come due stelle comete che riflettono la gioia di una notizia inaspettata.
Sicuramente la sua vita non cambierà dopo quel panino, ma  per quel pomeriggio avrebbe avuto la pancia piena. Come me.
Poi mi sono reso conto di aver capito due cose:
1) La felicità, seppur effimera, può farcire un panino
2) Ogni giorno i credenti lasciano morire di fame e di sete il loro Dio.
E per favore non mi si venga a dire che è impossibile sfamare tutti. Perchè fino a quando sarà possibile spendere 5 euro per un pacchetto che ti uccide o 500 euro per l'ultima tecnologia che in fondo non serve veramente a chiunque, allora sì, sarà sempre possibile dare un pezzo di pane a Cristo.
Jacopo Bagaglio

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