Varici arti inferiori: Affrontare un lungo viaggio

Da Euplio

Varici arti inferiori: Affrontare un lungo viaggio

Varici arti inferiori

Come affrontare un lungo viaggio

Mamma mia che freddo…!

Che bello pensare all’estate…, quando siamo purtroppo in inverno…

Tutti noi durante le fredde e corte giornate del periodo invernale pensiamo  alle belle e lunghe giornate dell’estate…!

E…!
…Tutti noi, quando il freddo, la pioggia e il vento  riempono le giornate invernali, è normale che desideriamo una  vacanza al caldo e subito col  nostro pensiero voliamo  verso i paesi tropicali, sognando delle belle e interminabili spiagge, e noi sdraiati all’ombra di una verde palma…!

E’ logico che quelli  più fortunati, o diciamo meglio più ricchi, e che possono quindi regalarsi anche di inverno una vacanza di questo tipo, sicuramente non volano col pensiero, ma preparano le valige e volano con un’areo vero, ma unico tasto dolente, per questi fortunati è…

… le numerose ore di volo che si devono trascorrere seduti prima che si raggiunga la meta di destinazione tanto desiderata.

…Beati loro…!!!

Ma torniamo con i piedi per terra e poniamoci qualche domanda

Quale?!?…

Ma è vero che i lunghi viaggi fanno male a chi soffre di varici agli arti inferori?…

Ma  è vero che i lunghi viaggi a chi soffre di varici agli arti inferiori aumentano il verificarsi  di trombosi venose?…

Ahimè…! Purtroppo caro amico è proprio vero…

Chi effettua un viaggio in aereo che duri più di sei ore, presenta un rischio più elevato  di sviluppare una trombosi a livello delle vene degli arti inferiori. E tra l’altro il rischio è ancora più elevato per quei soggetti che hanno avuto nella loro storia clinica un episodio di trombosi o di embolia.

La Trombosi venosa profonda (TVP) è, tra le patologie dell’ apparato cardiovascolare, una delle più diffuse ed in occasione dei lunghi viaggii in aereo la percentuale di rischio che si verifichi  aumenta considervolmente.

Questo è dovuto alla prolungata immobilità delle gambe che si vengono a trovare in spazi molto stretti, immobilità che favorisce la formazione di un coagulo di sangue, cioè di un trombo, all’interno, solitamente, delle vene profonde degli arti inferiori. Se in questi casi non si interviene prontamente, in circa il 50% dei casi questo trombo entra in circolo e causa un’embolia polmonare, che è una patologia molto grave.

Ma vediamo quali sono i sintomi:

  • dolore
  • gonfiore
  • arrossamento agli arti inferiori,

ma tra i campanelli d’allarme vi sono anche:

  • crampi al polpaccio
  • la tachicardia
  • la tosse ingiustificata

Le categorie più a rischio di Trombosi Venosa Profonda sono coloro che soffrono di varici agli arti inferiori, gli anziani, i soggetti obesi o in sovrappeso, i cardiopatici, chi ha un aumentata coagulabilità del sangue, e coloro i quali, in precedenza, hanno già avuto episodi di trombosi venosa profonda. Il sesso femminile è più colpito rispetto al sesso maschile, soprattutto se le donne hanno superato i 40 anni, se sono in gravidanza o se assumono la pillola anticoncezionale.

Ma vediamo alcuni accorgimenti per evitare il rischio di Trombosi venosa profonda:

  • Bere molta acqua: sia che il viaggio si faccia nel periodo estivo o invernale è di fondamentale importanza  idratare il corpo, quindi bisogna bere almeno 1 litro e mezzo di acqua.
  •  Mangiare pasti leggeri: non bisogna mai assumere cibi che richiedono una lunga digestione. E’ di fondamentale importanza limitare  il più possibile il consumo di alcolici, caffè e cibi salati.
  •  Distendere spesso le gambe, stirando le caviglie e ruotando i piedi: questi movimenti sono fondamentali per impedire la stasi del sangue. Fare almeno  2-3 minuti questi esercizi ogni 45 minuti durante  il viaggio
  •  Non accavallare le gambe per più di 10 minuti: questo è importante  per non indurre un ulteriore rallentamento della circolazione venosa.  Inoltre,  nel caso in cui ci si addormenti, è opportuno cercare quanto più possibile di tenere gli arti inferiori allungati.
  •  Non sedersi mai con una borsa tra le gambe per non limitare ancor più la possibilità di movimento delle gambe.
  •  Ogni ora di viaggio, è necessario camminare per 3-4 minuti nel corridoio dell’aereo o, se si è in auto, fare una breve sosta per muovere le gambe.
  •  Indossare abiti comodi e larghi, quindi evitare gli indumenti troppo stretti e preferire scarpe comode, preferibilmente provviste di lacci, in modo da potere rendere meno strette in base alle esigenze del piede.
  •  Assumere prima del viaggio dei rimedi naturali a base di ribes nero, e ginkgo biloba specialmente per chi è ha già avuto degli episodi di  trombosi venosa periferica (TVP) o per quei soggetti che soffrono di gonfiori alle gambe per rendere più fluido il sangue e prevenirne il ristagno che è sempre molto pericoloso
  • Indossare calze elastiche contenitive, specialmente se il soggetto presenta delle varici agli arti inferiori,  in quanto migliorano il ritorno venoso.

Leggi l’ e-book che ho scritto per avere maggiori informazioni sulla prevenzione e la cura delle Varici e delle Gambe Stanche

P.S.: Se vuoi sei benvenuto/a  a lasciare commenti/domande qui sotto


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