Varici arti inferiori
Importanza dei linfonodi
Sicuramente caro amico/a ti starai chiedendo perchè sto dedicando tanto tempo a descrivere dettagliatamente la circolazione linfatica
E’ presto detto…
Poiché alla patologia delle varici spesso si associano dei sintomi specifici come quello delle gambe stanche, pesanti e gonfie, è giusto svelarti qual’è la causa principale che favorisce l’insorgenza di questi fastidiosissimi sintomi e che è riconducibile ad un rallentamento della circolazione linfatica
Inoltre, poichè sicuramente anche tu hai sentito parlare, o ti sei già sottoposto/a ad una tecnica di massaggio, molto utilizzata oggi, per risolvere il problema della ritenzione idrica, e cioè al “drenaggio linfatico manuale” (massaggio linfodrenante), penso sia giusto che tu capisca perchè questo massaggio, se usato da veri professionisti, rappresenti uno dei rimedi più importanti, ed in alcuni casi anche risolutivi, della stasi linfatica, e quindi del conseguente “edema” (accumulo di liquidi), che spesso, per non dire sempre, si associa alla patologia delle varici.
Leggi l’ e-book che ho scritto per avere maggiori informazioni sulla prevenzione e la cura delle varici e delle gambe stanche
Bene…
dopo questa doverosa premessa, continuo il discorso sulla circolazione linfatica e ti parlo oggi dei…
Linfonodi
Essi, insieme con la milza, sono le strutture più importanti del sistema linfatico. I linfonodi formano dei veri e propri filtri lungo il percorso dei vasi linfatici ed esercitano funzioni difensivo-immunitarie fondamentali.
Le loro dimensioni normali sono variabili, da quella di una piccola lenticchia (quindi meno di mezzo centimetro) a quella di un fagiolo grande (poco più di due cm).
Anche la loro forma può variare, infatti alcuni sono rotondi o ovali, mentre altri sono allungati, a forma di “rene”.
Nel nostro corpo ce ne sono fra i 600 e i 700, un quarto dei quali si trova nella parte superiore del corpo, quindi nel viso, nella testa e soprattutto nel collo.
Si presentano generalmente riuniti in gruppi, sia in superficie che in profondità. Essi sono ricoperti da una capsula fibrosa dalla quale dipartono, verso l’interno, diversi setti che delimitano degli spazi.
I vasi linfatici afferenti (cioè che arrivano) riversano la linfa all’interno dei linfonodi dal lato convesso, mentre dal lato concavo (ilo del linfonodo) escono altri vasi linfatici efferenti generalmente in numero minore, ma con un calibro più grosso rispetto a quelli afferenti.
La linfa che arriva ad ogni linfonodo esce dal lato opposto dopo avere circolato attraverso un fitto labirinto esistente al suo interno, che determina un rallentamento della circolazione linfatica. Questo complesso labirinto di tessuto linforeticolare contiene diversi tipi di cellule (linfociti, macrofagi, ecc…), tutte collegate ai meccanismi difensivo-immunitari del nostro corpo, ed è per questo motivo che i linfonodi vengono considerati come filtri non soltanto meccanici, ma anche “biologici”.
Inoltre, poiché esiste una certa quantità di spazi vuoti al loro interno, i linfonodi costituiscono una specie di piccolo deposito della linfa.
Ma vediamo ora le funzioni dei linfonodi
Le principali sono quelle di:
- depurare la linfa
- immagazzinare la linfa
- produrre linfociti
- regolare la concentrazione proteica della linfa
La depurazione
I linfonodi vengono denominati stazioni intermedie depuratrici perché filtrano la linfa portata dei vasi linfatici. Essa infatti può trasportare residui, antigeni, germi, ecc…, che occorre bloccare ed eliminare affinché non arrivino massicciamente al sangue, dove si riversa la linfa al termine del suo tragitto.
Il rallentamento del flusso linfatico che si produce all’interno dei linfonodi ne facilita il compito difensivo, che avviene in parte grazie all’azione fagocitaria di alcune cellule che sono i macrofagi che operano all’interno di essi.
In presenza di un processo infettivo acuto, i gangli linfatici (linfonodi) che raccolgono la linfa della parte colpita si infiammano in modo più o meno apparente, rendendo più difficile il passaggio della linfa e la possibile diffusione dell’infezione.
Attenzione caro/a amico…
E’ proprio l’infezione acuta una delle controindicazioni al drenaggio linfatico manuale (massaggio linfodrenante), in quanto tale tecnica, accelerando la circolazione linfatica danneggerebbe l’azione filtrante del linfonodi.
L’immagazzinamento
Un’altra funzione dei linfonodi è quella di immagazzinare una certa quantità di linfa, ed è per questo motivo che le regioni linfonodali di ogni quadrante linfatico devono essere sempre manipolate durante il linfodrenaggio manuale, tranne nel caso in cui si percepiscono gangli dolorosi e insolitamente grandi.
Nel linfonodi si possono anche accumulare resti corpuscolari trasportati dalla linfa, come per esempio particelle di polvere, pigmenti ecc…
La produzione di linfociti
I linfonodi costituiscono una parte fondamentale del sistema immunitario, infatti quando si rende necessaria una reazione immunitaria, nel linfonodi viene prodotta una grande quantità di linfociti.
La regolazione della concentrazione proteica
I linfonodi regolano la concentrazione proteica della linfa diluendola o concentrandola all’occorrenza. Ciò è reso possibile dalla grande vascolarizzazione sanguigna dei linfonodi.
In essi avviene un processo oncotico (la pressione oncotica è la pressione osmotica esercitata dalle proteine nei confronti dei liquidi) che regola la concentrazione proteica della linfa e quella del sangue.
Poiché di norma la concentrazione proteica del sangue è più alta di quella della linfa presente nei linfonodi, questa cede liquidi al sangue, per tale motivo la linfa che esce dai linfonodi e più concentrata di quella che vi entra mentre il suo volume può ridursi anche del 40%.
Per poter effettuare correttamente il linfodrenaggio, prescindendo dalla padronanza della tecnica delle sue manipolazioni, è essenziale sapere dove si trovano i principali gruppi di linfonodi superficiali, dato che la linfa della superficie corporea confluisce in essi.
Esiste anche una circolazione linfatica profonda che comunica con quella superficiale, e sulla quale si può influire solo indirettamente.
Con l’eccezione delle manipolazioni addominali profonde, la maggioranza delle manipolazioni del linfodrenaggio è diretta ad aumentare la capacità di trasporto della linfa circolante in superficie.
Ecco perchè ti dicevo prima…
di affidarti solo a persone professionali, competenti e con esperienza…
Lascia perdere quelli che si inventano fisioterapisti o estetiste solo perchè hanno fatto un corso professionale….
Affidati caro amico/a solo a professionisti esperienti
Non è uno scherzo sapere effettuare un drenaggio linfatico manuale: o si sa fare o è meglio lasciare perdere proprio per evitare dei problemi…
…Ma è meglio che continuo a parlarti dei linfonodi!
Quindi, come dicevo, ad ogni gruppo di linfonodi confluisce la linfa di una determinata regione del corpo. I limiti di queste regioni sono determinati dalle “linee di demarcazione dei distretti linfatici”.
Queste linee di demarcazione fanno da barriera, anche se non in senso assoluto. Infatti tra quadranti linfatici contigui esistono diversi canali intercomunicanti che, in caso di necessità, permettono il passaggio della linfa dall’uno all’altro, vale a dire da quello che ha problemi di ristagno a quello che ha un funzionamento normale.
Anche questo passaggio viene favorito da adeguate manipolazioni di massaggio linfodrenante.
Quindi Attenzione…
“I quadranti linfatici sono i distretti della superficie corporea delimitati dalle linee di demarcazione, che gli operatori del drenaggio linfatico manuale dovrebbero sapere individuare”.
Bene…
Ho blaterato abbastanza, e come al solito non me ne sono accorto
Hai visto quanto sia importante conoscere la circolazione linfatica?
Hai visto come è correlata alla circolazione venosa?
Ecco perchè quando sulle nostre gambe iniziano a comparire le varici bisogna subito intervenire aiutando non solo la circolazione venosa, ma anche quella linfatica…
Visita quest’altro post che ho scritto per ottenere più informazioni sulle varici degli arti inferiori e la circolazione linfatica
Ti aspetto al prossimo articolo…
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