Vascellocr e Mondo Padano, la contraddizione di Leoni e della città che non può dare notizie, neanche sulle spese assurde di Salini per gli abiti

Mondo Padano rappresenta una città che non esiste, fatta di chiese vuote, alcuni liutai che non coinvolgono la città, vecchi discorsi tra vecchi conservatori. Un’edizione a suo modo elegante ma inutilmente retorica e ottimista. Ovviamente realizzata per il Bene Comune, che l’Arvedi ben conosce per tutti.
Nello stesso tempo Antonio Leoni, direttore di Mondo Padano, sul suo sito Vacellocr continua a dire quali sono i problemi del territorio, che il settimanale edito da Arvedi non evidenzia proprio.
È un paradosso che si apre nello sdoppiamento leonino, essere se stesso e fare il direttore di un progetto editoriale nato vecchio. Quaranta copie vendute a Casalmaggiore, si dice, altre 60 in un’edicola di Soresina. Il settimanale piacerà a chi non vuole essere inquietato. Ai malinconici conservatori. A chi crede che l’agricoltura sia la stessa di vent’anni fa e che la liuteria farà grande Cremona.
Cremona non riesce a dare notizie, di nuovo. Nessuno ha voluto dare la notizia della strana spesa di 2.500 euro in abiti della giunta Salini, proprio nei giorni in cui La Provincia stessa parla di molti nuovi poveri.
La Provincia riesce a scrivere che l’acciaieria di Arvedi riduce l’inquinamento (quando funziona la fabbrica le pm10 scendono), senza aver mai scritto delle diffide ricevute dal settore ambiente della Provincia per il motivo opposto.
Quotando in Borsa un’ipocrisia simile faremmo grandi affari.

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