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Vaticano-Pedofilia II

Da Simonetta Frongia
Vaticano-Pedofilia IIQuando hai un figlio, ripensi a come sei stato da bambino, ai tuoi genitori, ripensi alle relazioni che allora avevi instaurato con gli adulti, rivedi tuo padre e tua madre e cominci a capire le difficoltà, almeno a me è capitato i primi mesi in cui sono diventata mamma: ho rimesso in discussione tutto e tutti, ho guardato le cose da altre angolazioni. Poi pian piano che tuo figlio cresce e, quindi molto presto cominci a preoccuparti del mondo che gli sta intorno, sai che fuori di casa c'è di tutto, temi l'ubriaco che potrebbe investirlo, temi il pedofilo, il pervertito, temi i cattivi del mondo. Così ti organizzi per tenere tuo figlio in ambienti sicuri, lo affidi solo a persone di cui ti fidi.......nel tentativo di ridurre al minimo i rischi concreti, e poi accetti invece il rischio, della disgrazia imprevedibile, così come devi convivere con l'idea che un fulmine possa colpire la tua casa”.Uno degli ambienti più sicuri dove pensi di poter portare tuo figlio è la chiesa. Lì ci sono persone fidate, che amano i bambini. Allora ti rassicuri...........ma prima di andar via....parli a tuo figlio e...gli raccomandi di ubbidire”. Niente di più sbagliato “pedagogicamente” parlando dire a tuo figlio di ubbidire agli adulti, tutti gli adulti indistintamente. Perché? Semplice: il bambino avrà talmente paura di disobbedire che farà qualsiasi cosa l'adulto gli chieda, sarà come una preda in mano ad un cacciatore, non dobbiamo insegnar loro a obbedire agli adulti, non a tutti di certo, dobbiamo insegnar loro a “usare la testa”. Dobbiamo insegnare loro ad essere critici. Un esempio? Ho letto di una bambina che è riuscita a salvarsi da un pedofilo proprio perché usando la sua testa ha fatto un ragionamento tanto semplice quanto logico: all'uscita dalla scuola un uomo presentandosi a tre bambine dice loro :” mi ha detto il tuo papà di venire a prendervi, sono un loro amico”, due bambine abituate a “obbedire agli adulti” (indistintamente) salgono in auto, la terza si rifiuta, scappa e dà l'allarme alle maestre. Il ragionamento della bambina è stato “ noi abbiamo tre papà diversi, avrebbe dovuto dire che aveva parlato con i papà di tutte” , le bambine sono state poi ritrovate proprio grazie alla bambina scampata all'agguato!I luoghi in cui vengono consumati abusi e atti di violenza sui minori sono in percentuale elevata proprio quelli in cui i minori dovrebbero essere tutelati e salvaguardati: la scuola, le istituzioni educative e di recupero in genere, la chiesa. Ma chi viene abusato da un prete si sente due volte cattivo, due volte sporco, due volte lacerato, perché ti rende complice, tuo malgrado connivente, tu cattivo “vittima” di uno “buono”. La vittima di un sacerdote può rimanere schiava per anni del suo carnefice e per molti più anni ancora dei dubbi e dei sensi di colpa. E.........pensa che la madre lo porti in parrocchia solo per fare quelle cose con il prete, non può liberare la sua disperazione perché il prete lo vincola al silenzio lasciandolo con il suo sgomento che non potrà raccontare a nessuno.Il fatto è grave, anzi gravissimo, ma peggio è stato il voler proteggere ad ogni costo i preti pedofili.
Simonetta Frongia
Nota: le parti in corsivo sono estrapolate da libro di 

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