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Vatileaks, Papa Francesco: “Far uscire quei documenti è stato uno sbaglio”

Creato il 10 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Papa Francesco su Vatileaks: “Chiesi io stesso di fare quello studio. Quei documenti, io e i miei collaboratori, già li conoscevamo bene.”

Queste parole del Pontefice si riferiscono ai documenti che sono stati trafugati e pubblicati in due libri inchiesta contro il sistema della Chiesa e le sue proprietà occulte, ottenute, in alcune circostanze, attraverso fondi destinati ai più bisognosi.

E’ proprio su questo che si aggira l’inchiesta della Procura e degli organi interni al Vaticano, ossia la presunta appropriazione di denaro destinato alle casse Vaticane da parte di Cardinali, che ne avrebbero usufruito per spese personali, quali l’acquisto di beni di lusso come auto sportive e immobili. Questi documenti svelerebbero la ricchezza e i segreti della Chiesa.

Oggi, però, Papa Francesco punta il dito contro chi non fà il bene della Chiesa. Contro chi approfitta della propria posizione per beneficiare di beni che non gli appartengono per diritto. Come è successo al Cardinale Bertone, coinvolto nello scandalo dell’attico da 700mq e indagato dallo IOR per appropriazione indebita.

Il Cardinale è stato prontamente sollevato dal suo incarico, prendendo come pretesto la soglia d’età fissata agli ottant’anni. Papa Francesco questa volta non giustifica nessuno, dagli scandali per pedofilia a quelli più recenti.

Allo stesso modo, però, incrimina chi ruba documenti appartenenti al Vaticano

e li diffonde. Questa affermazione pare riferirsi soprattutto a quei collaboratori che hanno fornito i documenti che sono stati pubblicati nei due libri inchiesta: “Rubare documenti è un reato.” dice Papa Franscesco, che poi aggiunge “E’ stato uno sbaglio far uscire quei documenti. Un atto deplorevole che non aiuta. Chiesi io stesso di fare quello studio. Quei documenti, io e i miei collaboratori, già li conoscevamo bene.”

I primi segnali sono quelli dell’intolleranza verso chi non collabora alla missione del ministero e verso chi contribuisce a infangare l’immagine della Chiesa. La visione del Papa pare essere unilaterale e non lascia spazio alle interpretazioni. La Sua è una vera e propria missione di risanamento della Chiesa dal suo interno e non solo della sua immagine.

Nel frattempo voci discordanti rimbombano nei corridoi, e non solo quelli Vaticani. C’è chi condanna la Chiesa per l’infinità di misteri che da sempre la contraddistinguono e chi afferma che quegli stessi giornalisti “Devono sapere che Giuda dopo aver concluso l’affare andò ad impiccarsi.” come dichiara, durante la sua trasmissione, il conduttore di Radio Maria, Don Livio Falzaga.

Le grazie riservate a Paolo Gabriele, collaboratore di un Cardinale, condannato nel 2012 per la diffusione di alcuni documenti appartenenti a Papa Benedetto XVI e poi perdonato dallo stesso, e alle altre persone coinvolte nel primo Vatileaks, sembrano ormai lontane.

I segnali dati dal Pontefice, questa volta, sembrano chiari; chi ha sbagliato deve prendersi le proprie responsabilità.

La vicenda pare non essersi conclusa, anzi, con l’uscita dei libri di Gianluigi Nuzzi (Via Crucis)  e Emiliano Fittipaldi (Avarizia) del 5 Novembre, questo può essere solo l’inizio di un nuovo terremoto per la Chiesa.

S.C.

Tags:#vatileaks #vaticano #papafrancesco #nuzzi #fittipaldi

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