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Vecchio stile

Creato il 30 settembre 2010 da Lollo
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Tempo fa ho scritto quello per me ( e ripeto per me) è un ragazzo ben vestito. Non avevo inserito appositamente un indumento essenziale per ogni armadio, un capo d'abbigliamento senza tempo che con varie modifiche a seconda della stagione può essere portato fin dall'adolescenza. La giacca. Non pensate al serioso doppiopetto del bisnonno che si usa una volta all'anno alla prima della "Scala" (tiratelo fuori per tempo altrimenti la vostra vicina sentirà puzza di naftalina per almeno dieci giorni), ma di una giacca dal taglio classico impreziosita da colori accesi.
La famiglia di mio padre aveva un magazzino di tessuti nel cuore del ghetto di Roma, fondato dal mio trisnonno. Ha aperto negozi di tessuti al dettaglio per capi sartoriali, abbigliamento donna e uomo di Loro Piana, Burbery's & Church's e collaborato con alcuni stilisti tra cui Ferrè e con un giovane Valentino. Parlo al passato perchè ormai l'azienda che portava il nostro cognome si è estinta ma ne rimane il senso estetico e il gusto. Ho ereditato dal nonno e da mio padre moltissimi capi classici creati su misura con i tessuti di famiglia, dalle camicie, alle sciarpe, e una valanga di giacche. Ogni colore, ogni trama, per ogni stagione.

Io le utilizzo solamente in autunno quando ancora si riesce a stare fuori di casa senza subire il freddo polare della Lombardia. Hanno un taglio classico, le ho scelte per i colori e perchè sono quelle che si possono utilizzare di più per facilità di abbinamento. Trovo stiano molto bene con un jeans, con le all star e con una sciarpa che le rende meno "serie".
Sono tutte di lana esternamente, rifinite nel migliore dei modi sia per le cuciture sia per il tessuto molto buono e resistente. Ne ho la conferma ogni volta che le indosso, alcune hanno anche 30 anni e sono perfette.
Ho scelto anche alcune sciarpe, l'unica creata con i tessuti della mia famiglia è quella dai colori violacei, un foulard molto ampio con delle decorazioni raffinate, è la mia preferita per la sua morbidezza. Il segreto è il materiale, 50% seta e 50% cashmere. Ci dormirei abbracciato da quanto è soffice.
Il tocco di classe è la giacca da camera (volgarmente chiamata vestaglia) che uso quando sono malato o sotto esame.

Per quanto riguarda il resto è tutto mercatino dell'usato (la coppoletta grigia di Henry Cotton's), bancarelle di Parigi (la pashmina verde), Zara (la giacca blu), H&M (il portadocumenti marrone) e quello che capitava sotto le mani in questa furia da fashion blogger.

Ho voluto fare queste foto perchè sugli appendini le giacche non rendevano assolutamente. Non amo mettermi in posa e in alcuni scatti il mio imbarazzo è palese. Irene, soprannominata Anne Leibovitz per questo "shooting" ha passato l'intero pomeriggio dietro l'obbiettivo interrompendo anche il respiro per avere la mano completamente ferma. Un amore di ragazza. Cloddy esaminava gli scatti e alimentava la mia autostima già pericolante.
Spero che il risultato vi piaccia. Ci ho messo tutta la mia faccia da schiaffi.
Grazie di cuore a tutti per il solo fatto che passate di qui.

Vostro Lollo.


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