Sono orgogliosa della mia città. Anche se è ferma. Anche se è indietro. Anche se le cose da fare sono nella mente di tutti ma poi non si fanno.
Vedere quelle immagini ieri, tutto il giorno divisa tra la televisione e il web, mi ha fatto male.E' vero che è colpa dell'uomo. E' vero che, in Liguria soprattutto, non abbiamo spazio per costruire per cui la cementificazione selvaggia va a discapito della natura. Poi lei fa sentire la sua presenza e a quel punto nessuno la può più fermare.
Vedere i tuoi luoghi, quelle strade che hai percorso migliaia di volte venire sommerse da un'acqua marrone che si mangia tutto fa impressione.Poi le notizie, una dopo l'altra, di sette persone travolte dalla furia. Una botta addosso che lascia i lividi.
Genova ne prende tante di botte, ma è la Superba.Un aggettivo che è non è proprio positivo, se ci si pensa bene.Presuntuosa, orgogliosa, fiera come il carattere dei suoi cittadini, inizialmente. Che non si aprono -in un primo momento- nei confronti di chi non conoscono (occhio che questo non è un luogo comune, ma un dato di fatto. Provare per credere).
Questa è l'ennesima botta, Genova.Ma tu sei solita mugugnare su argomenti che anche tu sai che alla fine non sono così fondamentali. Quando c'è da rimboccarti le maniche fai sul serio, testa bassa, pochi discorsi e non guardi in faccia a nessuno.Spero di poterti aiutare presto, mia Genova; appena daranno il "pronti, via" saremo lì tutti in prima fila a spalare, pulire, spazzare, lavare via tutto quello sporco che ti ha infangato, proprio come ha fatto il mio papà e tante altre persone nel 1970.E ti faremo tornate ancora più splendente e Superba di prima.