Perché mai, direte voi, leggo tanti libri sulle ricette vegan? Premetto che seguo la dieta dell’indice glicemico e non sono vegana (anche se alcuni punti in comune li abbiamo), ma con queste letture voglio capire meglio il loro mondo.
I vegani sono da molti considerati come immigrati in terra omofoba, pochi conoscono il loro stile di vita e l’ignoranza sul loro pensiero li fa considerare snob agli occhi di chi non vuole comprendere le loro scelte. I pregiudizi nei loro confronti si sprecano.
Questo libro, nelle sue 100 pagine al 100% di carta riciclata (spirito vegan fino in fondo!) ha una sfilza di ricette inedite con sorpresa finale:
gli autori Alessandra e Paolo, curatori del sito Vegan Riot, inseriscono proprio nelle pagine finali, delle spassosissime Faq con domande vere, demenziali e non, poste frequentemente ai vegan.
Ve ne estrapolo due:
Domanda: Ma perché gli animali no e le piante si?
Risposta: Perché siamo particolarmente razzisti verso le piante. Una volta abbiamo anche abbandonato un cetriolo sull’autostrada.. andavamo in vacanza in Sardegna.
Domanda: Come fai a vivere senza le vitamine della carne e il sangue della carne?
Risposta: Più o meno come hai campato tu finora, privo di qualsiasi base elementare di scienze naturali. Fare a meno di qualcosa, anche del cervello, rende il mondo più leggero.
I vegan, che ci crediate o no, possono anche essere simpatici
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Ilaria Tami