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VeiveCura: trova la tua dimensione

Creato il 11 gennaio 2015 da Lucastro79 @LucaCastrogiova
Musica Copertina Goodmorning Utopia

Published on gennaio 11th, 2015 | by radiobattente

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Abbandonare il proprio corpo per raggiungere mondi a rovescio. L’ottimo luogo in alcun luogo: se non trovi il tuo è Goodmorning Utopia che ti aiuta a cercarlo.

“Città tagliate dai fiumi, cieli e mari, ma anche sogni spezzati dopo le speranze iniziali, gli occhi di una ragazza che nascondono foreste, spazi e profondità immense, scontri/incontri, sguardi come vulcani inabissati: siamo scossi e bruciamo, poi gli ultimi sbuffi e ci spegniamo”.

Potrebbe essere descritto così Goodmornig Utopia, pubblicato il 15 maggio dell’anno appena trascorso; per la realizzazione Davide Iacono, in arte VeiveCura, si avvale della collaborazione di un’orchestra di 15 elementi che si alternano fra loro e una base solida di 3 musicisti (i polistrumentisti Salvo Scucces, Piero Giunta, Salvatore Puma).

VeiveCura ha creato un mezzo di trasporto verso un sogno in cui il pianoforte, i fiati, la marimba, il vibrafono, il basso e la chitarra, elettrici assieme alla sua voce dal sapore agrodolce, ti rendono completamente e perdutamente distante da tutto quello che ti lega alla Terra. Il disco ti urla prepotentemente che può esserci anche un mondo diverso dal tuo negli occhi delle persone. Puoi scoprirlo, puoi viaggiarci ma potresti essere buttato fuori. Esisterebbero comunque realtà parallele, le tue.

Assistendo a un loro live, come successo a me, ci si dimentica di esser lì a morir di freddo. Non elabori alcun pensiero negativo perché l’unica cosa che diresti è: “cazzo, quanto son bravi!”. Hai un minuto e venti secondi per immaginare dove vorresti essere: Persepolis come Atlantide; come il sole; o come il buio. Il tempo basta per raggiungerla e cominciare a toccare le stelle perdendosi nei desideri più nascosti: per aspera… Ad Astra. Ci sono sogni, sofferenze, speranze ma anche i ricordi, come le emozioni regalateci da un Roberto Baggio di Italia-Nigeria raccontato da Bruno Pizzul (Utopia pt. 1-3 – Baggio). Ciascuno potrebbe averne altri incondivisibili, come gli occhi di una ragazza che ti incidono il cuore (Nei tuoi occhi legno). Sei completamente abbandonato e insegui la musica attraversando persino le acque tirreniche (Utopia Pt. VI – VII – Marsili).

Il disco si chiude con Goodnight Utopia: il sogno finisce. Vorresti che ricominciassero da capo.

Ma è solo questione di tempo.

Ritroverai il tuo “luogo” non appena il pulsante “play” verrà utilizzato un’altra volta e poi infinite altre.

VeiveCura è attivo da fine 2008 e si è tolto già diverse soddisfazioni, come il premio tra le migliori band live da KeepOn nel 2013, l’esperienza scenica su palchi calpestati da Moltheni, Amor Fou, Appino dei The Zen Circus e Cesare Basile, la collaborazione con artisti internazionali quali Stead, Julia A. Noack, Polyana Felbel, Honig e Jonas David.

È un disco capace di prendere il cuore e riempirlo di sentimento. È una cura contro la rassegnazione e la disillusione quotidiana: “Questa cura riposa sulla sponda di un fiume, in quell’incostante confine tra il risoluto essere della terraferma e l’eracliteo divenire delle acque”.

Buona utopia a tutti.

Martina Muroni

L’album su Spotify

 

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Tags: musica


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