©http://nuvoledifarina.blogspot.it Questa di oggi è una vellutata adattissima ad essere mangiata in più modi: calda, tiepida e anche fredda; ha un gusto molto delicato e può essere un validissimo piatto di entrata per un secondo leggero a base di pesce o per una semplicissima insalata. Grazie alle carote è ricca di molti nutrienti e ci prepara già all'abbronzatura, semmai il meteo pazzerello di questi giorni ci consentirà di prenderla. Per rendere il piatto più interessante io l'ho abbinata al succo di un arancia, ricreando in parte la californiana orange soup, e gli ho dato un tocco di zenzero che secondo me con carote e agrumi ci sta davvero molto bene. Ovviamente ognuno può personalizzare il piatto come vuole omettendo uno o entrambi i profumi o sostituendo con quello che più gli aggrada. Il piatto da preparare è velocissimo, basta una mezzora, e visto che è di quelli che si fanno da sé ci permette di fare bella figura con gli ospiti dell'ultimo minuto e allo stesso tempo di non rinunciare a quattro chiacchiere prima di sedersi a tavola.
Per prepararla io ho usato:
400 gr di carote100 gr di cipolla2 cucchiai di panna da cucina 1 arancia (io Ribera)1 cucchiaio di farina1 lt di acqua 2 cucchiaini di zenzero in polvere sale olio extravergine di olivaIniziamo portando a bollore 1 lt di acqua, l'ho scelta rispetto al brodo vegetale perché così il piatto risulta più armonioso nei profumi. Tagliamo nel frattempo a tocchetti cipolla e carote e gratuggiamo la scorza dell'arancia. Prendiamo una pentola dove andremo a preparare la nostra vellutata e mettiamo un filo di olio, come questo è caldo aggiungiamo cipolla, carote e buccia di arancia e facciamo appassire per pochi minuti. Versiamo il litro di acqua intero nella pentola, regoliamo di sale e lasciamo cuocere per 20 minuti.Trascorso questo tempo con un frullatore a immersione creiamo la nostra vellutata; quando tutto è ridotto in crema aggiungiamo il succo dell'arancia, lo zenzero, la panna da cucina e la farina e mescoliamo, sempre tenendo sul fuoco, per qualche minuto finché la vellutata non raggiunge la densità da noi voluta. Il piatto è pronto, basta decidere solamente a che temperatura portarlo in tavola. Chi si propone per un assaggio?
Con questa ricetta parecipo al contest di Rumi:
Magazine Cucina
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