Nella maggioranza che governa Montegranaro parlano tutti tranne che i veri protagonisti, tanto che viene il dubbio che i protagonisti reali non siano quelli che crediamo noi (Sindaco e Assessori). L’uscita odierna del “coordinatore della maggioranza” Giancarlo Venanzi sembra l’alzarsi da tavola del padre patriarcale per prendere a schiaffoni i marmocchi indisciplinati. I marmocchi, ovviamente, non ci fanno una bella figura.
Analizzando poi le parole di Venanzi che, ricordiamolo, non siede in Consiglio Comunale in questa legislatura dopo decenni di militanza politica attiva, qualche preoccupazione al cittadino dovrebbe venire. Venanzi si affanna a lanciare un messaggio distensivo dichiarando che la maggioranza non è “sotto tutela” e con le sue parole, di fatto, la commissaria. È lui, infatti, e non il Sindaco, che pure concede le deleghe agli assessori, a parlare di “cambiamenti di assetto”, a sollecitare azioni più incisive, a parlare di “risoluzioni per la crescita della comunità”. Il Sindaco, intanto, tace.
L’impressione dell’uomo che prende il caffè al bar è che si voglia dare “il contentino” a chi non ha ancora occupato seggi prima che la legislatura scada. Un modo per ricompattare una coalizione che tutto sembra meno che compatta. Così ognuno si sarà fatto un giro di giostra e si potrà tornare a parlare di lista unica.
Quello che, però, preoccupa maggiormente è l’intenzione di effettuare investimenti proprio alla vigilia delle elezioni dopo quasi quattro anni di nulla assoluto. Manca poco più di un anno all’apertura dei seggi per eleggere il nuovo Consiglio Comunale e la nuova Giunta e siamo ormai in piena campagna elettorale. La scuola di questa parte politica, chi ricorda le amministrazioni “Basso” degli anni ’80 lo sa bene, è proprio quella di lasciare tutte le opere per l’ultimo periodo e, preferibilmente, di non finirne nemmeno una.
Ciò potrebbe significare che vedremo aprire cantieri come spuntano funghi ad agosto dopo il temporale. Potrebbe significare che si faranno opere vistose ma certo non prioritarie e si daranno sonore mazzolate ai conti che poi dovranno essere risistemati dalla prossima Amministrazione. Potrebbe significare fare campagna elettorale con i soldi dei cittadini. D’altra parte non sarebbe una novità.
Luca Craia