Il “nero astigiano” non è un nuovo vino doc, ma comunque è molto presente tra i filari delle Langhe e del Monferrato. Sono i lavoratori stagionali, reclutati per la vendemmia, che staccano i grappoli senza contratto e con scarsa tutela lavorativa. La Guardia di Finanza di Asti sta effettuando numerosi controlli su questo fronte, ed ha scoperto a Cassinasco cinque braccianti macedoni irregolarmente impiegati nei vigneti. Erano stati selezionati da un’impresa incaricata di fornire le maestranze ad un’azienda agricola. Il visto turistico era stato rilasciato in Slovenia.
Sono anche in corso accertamenti anche sul conto della società intermediaria.