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Vendere in Cina: Sì o no? Voi cosa ne pensate?

Da Luisapastega

L’Italia è un mercato maturo, ormai “fermo” e incapace di assorbire le produzioni e le vendite delle nostre eccellenze “Made in Italy”.

Non sono le nostre eccellenze ad essere inadeguate.

E’ il mercato che è immobile e non presenta segni di dinamismo. E’ un dato di fatto.

Nemmeno l’Europa sembra più rappresentare un destinatario “ideale” per i nostri prodotti e per le nostre merci. E’ un mercato interessante, ma non sempre sufficiente.

Da tempo ormai è giunto il momento di guardare “oltre”. Oltre le nostre abitudini di vendita. Oltre i nostri limiti culturali.

E’ giunto il momento di fare qualcosa di nuovo. Di imparare a fare le cose diversamente.

Da tempo si guarda alla Cina… un po’ per acquistare, un po’ per produrre, pensando alle esperienze più o meno positive che le nostre realtà locali hanno vissuto relazionandosi con questo Paese.

Pochi però guardano seriamente alla Cina come obiettivo di sbocco.

shopping-in-china

Fonte: gbtimes

Eppure la Cina è un mercato enorme e dinamico, con un’ottima propensione al consumo, e affascinato dallo stile e dal gusto “Made in Italy”.

Molti di vi staranno pensando che è molto difficile vendere lì. Che la Cina può rappresentare un’occasione proficua solo per le realtà medio-grandi, strutturate, che possono sostenere ingenti investimenti per lo sviluppo commerciale.

Ma… siamo davvero sicuri?

Nel prossimo post avrò il piacere di presentarvi un caso concreto che vede come protagonista una piccola realtà veneta che, con coraggio e intraprendenza, ha intrapreso un percorso “intelligente” (e non eccessivamente oneroso!) che l’ha portata a vendere in Cina e ad aprirsi le porte ad interessanti opportunità commerciali.

Nel frattempo… voi… cosa ne pensate?

Se vi interessa l’argomento, date un’occhiata anche qui e qui!

Ringrazio topchinatravel.com per l’immagine utilizzata nell’anteprima dell’articolo.


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