Ogni festa comandata, si sa, per quanto sentita possa essere, è sempre accompagnata da un grande, calcolatissimo, business: che siano fiori o alberi, coriandoli o dolciumi, i gadget legati alle ricorrenze sono fonte di guadagno quasi sicuro per molte persone. La festa della donna, che si celebrerà fra pochi giorni, non fa eccezione. Il mercato delle mimose troverà in questi giorni il suo più lato livello di Domanda. Conseguenza: tanti venditori abusivi, per le strade come nelle piazze.
Dopo aver inoltrato una richiesta ufficiale al Comandante del Corpo di Polizia Municipale,Pier Giuseppe Rossi, affinché i vigili contrastino con particolare attenzione il fenomeno dell’abusivismo, il presidente della Commissione Consiliare Politiche della Sicurezza, Vittoria Poggio, ha richiamato anche l’attenzione dell’opinione pubblica. “Tradizione indissolubilmente legata alla Giornata Internazionale della Donna, che ricorre l’8 marzo, è l’omaggiare ogni donna con una mimosa”, ha ricorda Vittoria Poggio.”Purtroppo, però, accanto a questa bellissima abitudine, negli ultimi anni se ne sta consolidando un’altra molto meno nobile, anzi, contraria alla legge: la vendita abusiva di questi fiori”.
Quest’anno, secondo i dati forniti daFederfiori, col favore delle condizioni climatiche, si prevede venga immessa sul mercato una quantità di mimose considerevole e questo, paradossalmente, può incrementare la proliferazione di venditori abusivi.
“E’ un fenomeno che non possiamo e non vogliamo accettare”, ha ribadito con fermezza la Poggio ” per questo ho chiesto ufficialmente al Corpo di Polizia Municipale un impegno particolare nel contrastarlo, effettuando controlli all’ingresso della città soprattutto nella giornata della ricorrenza ed in quella antecedente. Perché il rispetto della legalità è principio fondamentale del convivere civile e non può essere rinnegato, nemmeno nascondendosi dietro ad un falso spirito umanitario. Non si aiutano, infatti, persone o immigrati in difficoltà e senza occupazione, offrendo loro un lavoro abusivo, che non rispetta le leggi e farà sempre vivere queste persone nell’ombra dell’illegalità se non, addirittura, come vittime di sfruttamenti di ogni genere, li si aiuta, invece, facendo comprendere loro le regole del nostro Paese, insegnando a rispettarle e creando, casomai, posti di lavoro veri e legali, che poi noi difenderemo, come stiamo cercando di difendere, oggi, quelli dei nostri fioristi”.
Giro di vite dunque, forse senza precedenti ad Alessandria, per controllare il mercato abusivo, un fenomeno che in realtà è presente sul territorio 365 all’anno, seppur con un’esposizione più morigerata. Vedi, per esempio, i venditori di rose e simili.