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Venerdì pomeriggio

Da Seavessi
Seavessi è andata al Salone, ve l’avevo mica già detto?
No?
O poffarbacco.
Venerdì Seavessi è andata al salone, carica di aspettativa e di mammeschi sensi di colpa.Venerdì pomeriggio


Seavessi ha preso il metrò a Torino, per la prima volta, e pur avendo una fifa blu dei metrò. Seavessi ha realizzato che non è il metrò genericametne a no npiacerle, non le piace il metrò di Milano perché lo usa per andare nell’ufficio di Milano, il metrò di Torino per andare al Salone invece va benissimo e non mette affatto l’ansia. A volte Seavessi si stupisce delle sue proprie profondità psicologiche.Seavessi ha sventolato orgoliona il suo biglietto fatto online ed è entrata.Seavessi si è persa. Ora, se prendete Seavessi e la piazzate all'aperto in una città a caso, o anche in un parco o un bosco, Seavessi si orienta; una volta in vacanza a Mosca è riuscita a trascinare se stessa e gli amici a visitare Gorkji Park in metropolitana senza guida, con il solo conforto del greco antico imparato al liceo. Ma al chiuso no.Quando Seavessi lavorava nell’enorme openspeis di Dublino, i colleghi infami la mandavano a prendere le stampe, e due ore dopo mandavano i cani da slitta con i barilotti di limoncello al collo a recuperarla mentre vagava spersa per la sede dell’azienda di fianco.Seavessi ha vagato non poco, per poi accorgersi che umbertosuo stava chiacchierando felice tipo a tre metri da lei. Avete presente nei film quando scende il cono di luce dal cielo e parate la musichina delle arpe? Ecco, uguale.Seavessi ha, poi speso un capitale in libri della serie di Jeeves, e tornando in treno ha riso comeuna scema tutto il viaggio.

Seavessi a un certo punto dopo tre ore di vagolamento e acquisti è collassata su un divanetto dello stand IBS, e si è messa ad ascoltare quasi per caso l’autore che parlava in quel momento. E’ rimasta lì 40 minuti, presentazione interessantissima: l’autore era il procuratore aggiunto di Palermo, e ha parlato soprattutto di come le notizie vadano lette e capite. Seavessi ha poi comprato il libro e ve lo segnala perché vale la pena.

Seavessi verso le sei di sera si è guardata in giro, e si è innamorata delle facce che vedeva: facce come la sua di chi si era perso ma aveva visto un sacco di cose lo stesso, facce stanche ma che volevano vedere ancora due o tre stand, facce da l’anno prossimo mai più e poi l’anno prossimo saranno qui di nuovo.

Belle, le facce del Salone alle sei di sera.

Uh, una cosa: questo NON è un post sponsorizzato, a Seavessi non è stato offerto un fantastico buono libri per scriverlo (ma magari); però Seavessi ci tiene a dire che è rimasta colpita dallo spazio autori di IBS, c’erano un sacco di incontri e cose interessanti. Bravi IBS.

PS Seavessi si scusa se latita nei commenti e nelle risposte; è un brutto momento sul lavoro.

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