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Venere

Creato il 20 gennaio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Il secondo pianeta del Sistema Solare ha il nome dea romana dell’amore e della bellezza. Vista dalla Terra è l’oggetto più luminoso del cielo notturno dopo la Luna, per via dell’elevata albedo della sua atmosfera (che ha un elevato potere riflettente), ma la sua bellezza è solo apparente: infatti, se esistesse nell’universo un posto simile a quello che è l’inferno nell’accezione comune, questo sarebbe la superfice di Venere.

Venere
In effetti sembra essere davvero bella, ma cosa nasconde quella chiara e suggestiva coltre di nubi?

Le candide nubi veneree sono formate da acido solforico e l’atmosfera è formata per il 97% da anidride carbonica, che ristagna per via dell’assenza di un ciclo del Carbonio come quello che esiste sulla Terra. Dato l’immenso effetto serra provocato dall’abnorme quantità di CO2 la temperatura superficiale arriva a circa 460°C. Inoltre, la pressione atmosferica superficiale è circa 92 volte quella terrestre: per trovare sulla Terra la medesima pressione si dovrebbe scendere nelle profondità dell’oceano per circa 1000 metri. La massa dell’atmosfera è 93 volte quella terrestre, quindi è anche notevolmente più densa.

Un po’ di dati?

  • Diametro medio 12.103 km (solo 650 meno della Terra).
  • Distanza media dal Sole 108.208.925 km.
  • Periodo orbitale 225 giorni (terrestri).
  • Periodo di rotazione 243 giorni (terrestri).
  • Distanza media dalla Terra (quando i pianeti sono allineati) 41.388.962.
  • Nessun satellite naturale.

Venere ruote intorno al proprio asse in 243 giorni e gira intorno al Sole in 225 giorni, questo vuol dire che un giorno venereo è più lungo di un anno venereo, inoltre la rotazione è retrograda, ovvero è al contrario rispetto a quella terrestre (da est a ovest); questo significa che dalla superficie di Venere si vedrebbe l’alba a ovest e il tramonto a est. È probabile che la singolarità della rotazione e l’assenza di satelliti naturali siano legati: secondo alcune teorie Venere aveva un tempo un antico grande satellite, di dimensioni paragonabili a quelle della Luna (e formatosi in modo simile), che è precipitato sul pianeta alterandone il senso e la velocità di rotazione.
Il diametro e la densità media sono molto simili a quelli della Terra, tanto che vengono da alcuni considerati pianeti gemelli. Il minor diametro comporta una massa pari a circa l’81% di quella terrestre, di conseguenza l’accelerazione gravitazionale è circa 0,88 volte la nostra.
Vediamo ora un’immagine in cui Venere e la Terra sono messe a confronto:

Venere

Si vede che sono molto simili in quanto a dimensioni. È molto probabile che miliardi di anni fa Venere avesse un atmosfera simile a quella della Terra e che la sua superficie fosse coperta da ampi e poco profondi oceani. Ma l’eccessivo effetto serra li fece evaporare e il vapore acqueo esasperò il suddetto effetto serra in una specie di reazione a catena.

Ma cosa si nasconde sotto l’infernale atmosfera?

Venere

In effetti non c’è nulla di particolare: la superficie è solo una vasta landa vulcanica attraversata da catene montuose, che testimoniano anche un’attività tettonica paragonabile a quella terrestre, anche se al momento appare non essere in corso. Sono presenti relativamente pochi crateri meteorici perché la densa e soffocante atmosfera distrugge col fortissimo attrito molti degli oggetti che vi precipitano: solo corpi di grandi dimensioni riescono a toccare la superficie.
Data la somiglianza con la Terra, le testimonianze di attività vulcanica e tettonica (almeno in passato) e la presenza di una magnetosfera, gli astronomi hanno dedotto che la struttura interna sia molto simile a quella terrestre, con una crosta, un mantello e un nucleo metallico fuso nella parte esterna.
Venere

L’esplorazione di Venere è stata una delle più complesse per via della mancanza di dati sulle condizioni ambientali prima e per le difficili condizioni poi. Fu l’Unione Sovietica a concentrare molte risorse nell’esplorazione di Venere con le sonde della serie Venera. Atterrata il 15 dicembre 1970, la sonda Venera 7 fu il primo oggetto costruito dalla nostra specie a trasmettere un segnale dalla superfice di un altro pianeta. Le prime fotografie in bianco e nero furono inviate dalla Venera 9, mentre le Venera 13 e Venera 14 trasmisero le prime immagini a colori. Ecco una di quelle scattate Venera 13:

Venere

Infine, la mappatura della superficie è stata costruita dalla sonda Magellano, che entrò nell’orbita di Venere nel 1990 e portò a termine il suo compito scandagliando la superficie con un RADAR ad alta risoluzione. Ecco una mappa topografica della superficie venerea:

Venere

Per il 2013 è previsto il lancio della sonda russa Venera-D che completerà la mappatura con un RADAR a risoluzione più elevata.

Concludiamo con un ultima e suggestiva immagine: che aspetto avrebbe Venere se fosse come la Terra?

Venere

Il prossimo articolo parlerà della nostra amata Terra!


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