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Venezia in un giorno

Creato il 30 aprile 2014 da Luisellazeri @ARCHIzonzo
Dici Aprile, dici gite fuori porta. Complici le ultime festività, la redazione di ARCHIzonzo ha approfittato per un’escursione in quel di Venezia. Città conosciuta, arci-studiata e visitata più e più volte. Ecco qualche consiglio per un (ponte del) primo maggio in una città illustre che può proporre anche nuovi stimoli. Pioggia permettendo.
Bozzetti, figurini, maquettes. Personaggi e spazio scenico di "Un ballo in maschera" e "La traviata". Omaggio a Verdi nel bicentenario della nascita.
  • Da Giovedì, 24 Aprile, 2014 a Domenica, 18 Maggio, 2014. Orario apertura: 11-18. Chiuso il martedì. Ingresso libero
  • Magazzino del Sale 3. Dorsoduro 264. Venezia.

Venezia in un giornoVenezia in un giorno
Se vi trovate a passeggiare sulle Zattere, potreste pensare di spostarvi a visitare una mostra molto interessante che ci ha intrattenuti per qualche tempo a sbirciare interessati fra manichini e scenografie. L’esposizione nasce da un progetto curato dai docenti e dagli studenti dell’accademia di belle Arti di Venezia, per celebrare il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-2013). Il progetto interdisciplinare, incentrato sulle opere Un ballo in maschera e La traviata, ha coinvolto anche atelier e professionalità esterne all'istituzione scolastica. L’interpretazione degli eventi narrati dal libretto di Un ballo in maschera, data dalla curatrice Ivana D’Agostino, docente di Storia del Costume e della Moda, sposta gli avvenimenti dal XVII secolo al 1910.
Venezia in un giorno
“Per rendere fattiva un’operazione trasversale di questa portata si sono attivate le competenze specifiche di vari Atelier dell’Accademia e professionalità esterne all'istituzione.
L’Atelier di Scultura del prof. Giuseppe La Bruna ha preso parte al progetto modificando tutti i manichini da esposizione con l’aggiunta di teste stilizzate, braccia e mani. La presenza di un costumista, Andrea Cavalletto, ha svolto invece il compito di coordinare l’intero iter di progettazione a partire dai figurini, ai complementi dei costumi, alla scelta dei tessuti, così da garantire l’unità necessaria tra la chiave di lettura data al progetto, e l’esecuzione dei costumi, effettuata dalle allieve col supporto dell’ Atelier Nicolao, la cui esperienza nell'ambito teatrale risulta indispensabile alla resa sartoriale dei manufatti.
I bozzetti scenografici e le maquette realizzati per Un ballo in maschera dalle allieve del Biennio di Scenografia, indirizzo Architettura di Scena del prof. Lorenzo Cutùli rispondono anch'essi stilisticamente nella progettazione degli spazi a questa chiave di lettura, con l’eccezione di quelli di Milica Mitrović ispirati ad una Venezia visionaria. E a Venezia che fu sede della prima rappresentazione di Traviata nel 1853 al Gran Teatro La Fenice, alla fascinazione delle sue architetture riflesse, dell’elemento acquoreo, dei suoi preziosismi orientali, delle sue tipicità ed unicità, delle sue commistioni e tangenze culturali, fanno riferimento i percorsi di creazione progettuale dell’ambientazione scenografica degli allievi del triennio e del Biennio di Scenografia dell’indirizzo Architettura di Scena coinvolti nel progetto, a cui la città lagunare ha suggerito un primo fondamentale approccio, supportato dall'approfondimento di studio del libretto e delle sue connotazioni storiche.”
Simone Crestani c/o OHMYBLUE
  • Campo san Tomà, sestiere di San Polo 2865, 30125 Venezia

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Venezia in un giorno
OHMYBLUE è uno spazio che sostiene una nuova idea di lusso lavorando con rare abilità artigianali da tutto il mondo. Specializzato nell'ambito del gioiello contemporaneo, presenta inoltre una selezione di pezzi unici tra borse, accessori, oggetti di uso quotidiano, ceramiche, porcellane. Una collezione creata dalla fondatrice, Elena Rizzi, con il desiderio di rappresentare l'universo di ogni designer e il loro processo creativo. In questa direzione, dal 2014, OHMYBLUE inaugura la sua tradizione espositiva con un calendario di mostre personali. OHMYBLUE è il leggero senso di vertigine racchiuso nel suo nome.
Presso questo spazio espone in questi giorni i suoi lavori il glass designer/soffiatore Simone Crestani. Classe 1984 è nato e lavora a Marostica. Ha iniziato ad approcciare con il vetro nel 2000 come apprendista del maestro Massimo Lunardon dal quale ha imparato diverse tecniche di lavorazione.
I lavori che più ci hanno colpito sono dei Bonsai di vetro che terminano in un ampolla. In bilico fra “vaso” e “pianta da appartamento”, questi oggetti non sono in realtà ne l’una, ne l’altra cosa, racchiudendo però il fascino di entrambi.
7 amici x 7 mestieri Veneziani – La Toletta Edizioni


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Bighellonando per librerie siamo stati incuriositi da una deliziosa collana per bambini: “7 amici x 7 mestieri Veneziani”. I testi che vi sono raccolti portano titoli interessanti: Tobia il gondoliere – Milo lo squerariolo – Nina l'impiraperle – Matteo il maestro vetraio – Giulia la merlettaia – Caterina la mascheraia – Luca l'indoradore.
L’idea ci è piaciuta molto perché permette anche a i turisti più piccoli di approfondire tramite testi e immagini quanto visitato in città. I protagonisti sono sette artigiani che svolgono mestieri tradizionali veneziani ancora attivi. Ciascuno di loro racconta in prima persona come si svolge il proprio lavoro, accompagnando il lettore alla scoperta dei segreti delle loro attività attraverso un divertente percorso che, ampliato da schede di approfondimento storico-didattico, porta anche all'esplorazione di Venezia e della sua laguna. Tutti i libri includono interessanti richiami alla tradizione tramite canzoni, filastrocche, giochi e proverbi che riguardano i sette mestieri.
I libri sono scritti da Paola Zoffoli e illustrati da Massimiliano Longo, e sono stati tradotti anche in Inglese.

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