Venezia – Dopo 97 anni il 22 maggio riapre il Tesoro di San Rocco.
A quasi cento anni di distanza dall’ultima esposizione pubblica la raccolta di reliquie e oggetti d’arte esce dagli Scrigni e torna ad occupare il Santuario, meglio noto come Sala del Tesoro.
Costruita tra il 1770 e il 1773 la sala, a cui si accede dalla Sala Capitolare, fu progettata da Giorgio Fossati come luogo privilegiato per la custodia delle numerose reliquie dei santi e degli oggetti di fine manifattura orafa donati dai devoti di San Rocco.
Nel corso dei secoli la composizione del Tesoro ha subito un notevole impoverimento, principalmente a causa delle fusioni volute dalla Repubblica nel marzo 1797, a cui sfuggirono soltanto gli oggetti di culto religioso e quelli ritenuti di poco valore economico.
La ristrutturazione della Sala, con i suoi enormi armeroni in legno di fiore di noce, si è protratta per quasi due decenni, riportando allo splendore originario elementi di grande valore artistico. La disposizione attuale non rispecchia quella del Settecento, essendo venuti a mancare negli anni numerosi oggetti, ma cerca di valorizzare l’elevata raffinatezza di veri e propri capolavori di oreficeria, permettendo una visione ravvicinata dei particolari, come nel caso del reliquiario di San Tommaso, proposto aperto (in quanto privo del sigillo) al fine di poter godere dell’incredibile lavoro a smalti policromi che sta al suo interno.
Tra gli oggetti più significativi del Tesoro, disposti in tre diversi armeroni, ricordiamo il reliquiario della Croce, le Croci astili, la Mariegola, le Cartegloria e il reliquiario con il dito di San Rocco.
E’ importante ricordare che il Tesoro di San Rocco all’epoca della Serenissima era secondo solo al tesoro della basilica ducale di San Marco, pertanto la sua riapertura rappresenta un evento di altissimo spessore, non solo per la città di Venezia, ma per l’arte di tutto il mondo.
La Scuola Grande di San Rocco, definita la Sistina di Venezia per il ciclo completo del Tintoretto (61 tele), si fregia così di un motivo d’ulteriore orgoglio, che ne arricchisce il valore intrinseco.
Da ricordare come la Scuola Grande di San Rocco nel corso dei secoli non abbia mai perso di vista le basi su cui fu fondata nel 1478, rimanendo sempre fedele ai principi della beneficenza e del prestigio. Ad oggi i membri confratelli, tutti volontari, sono circa 350. Ai vertici delle cariche operative, 15, il Guardian Grando, Arch. Franco Posotto e il Vicario Ing. Demetrio Sonaglioni.
L’opera di ristrutturazione della Sala del Tesoro è stata affidata all’Arch. Fabiano Pasqualetto.
Per informazioni: www.scuolagrandesanrocco.it
Barbara Greggio