Sgominata dalla Guardia di finanza del Gico di Venezia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia lagunare, una organizzazione criminale composta da cinesi e insospettabili ‘colletti bianchi’ italiani che in pochi anni avevano creato secondo le indagini un impero economico, grazie al traffico di clandestini e allo sfruttamento della prostituzione di cinesi
Il sistema, secondo quanto accertato, era capeggiato da P.K., 35enne cinese detto “il Re di via Piave”, che proprio in quella zona aveva avviato la sua attività poi sviluppatasi in intere zone di altre città venete, tra Padova, Treviso e anche fuori a Prato.
Nove custodie cautelari in carcere, due arresti domiciliari e tre divieti di dimora sono stati emessi dal Giudice delle indagini preliminari . Sotto sequestro un albergo, 60 tra appartamenti, negozi, centri massaggi cinesi, auto di lusso, conti correnti bancari tutto per una ventina di milioni di euro.