Il più grande film in costume degli ultimi venti o anche trent’anni in Italia. Il giovane favoloso è un vero capolavoro. Mario Martone si dimostra il più grande regista italiano di oggi, al cinema come a teatro. Regista, ma anche filologo e pittore, poiché abilissimo nel tratteggiare con precisione ed estro le fattezze psicologiche e artistiche di uno dei più grandi poeti italiani di sempre. E ci riesce molto meglio di centinaia di saggi, pamphlet, salotti letterari, libri scolastici e universitari.
Il giovane favoloso è un quadro realista maestoso, folgorante, di limpida bellezza. Martone riesce ad essere simbolista, vedutista e ritrattista allo stesso tempo. Ogni inquadratura è un quadro, c’è qualcosa di Francesco Guardi come di Pietro Longhi, di Poussin come di Vermeer, di Fragonard come di Puvis de Chavannes. Le scenografie, asciutte e imponenti, sono da museo, così come il risultato finale è un’opera dal valore inestimabile da conservare sotto una campana robusta ma trasparente col fine di difenderla, valorizzarla, mostrarla.
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