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VeneziaFestival2014. Recensione: 99 HOMES di Ramin Bahrani

Creato il 02 settembre 2014 da Luigilocatelli

99 Homes di Ramin Bahrani. Con Andrew Garfiels, Michael Shannon, Laura Dern. Usa. Venezia 71-Concorso.
11445-99_Homes_2La crisi dei muti subprime ispira questo film dell’americano di origine iraniana Ramin Bahrani. Un operaio con madre e figlio a carivco viene sfrattato per insolvenza. A fare il lavoro sporco di evacuatore per conto delle banche è un affarista al grado zero della moralità. Ma il primo finirà col diventerà il braccio destro del secondo. La vittima entra in società con il suo aguzzino. Peccato per il finale predicatorio. Voto 6 e mezzo
11449-99_Homes_1La crisi dei mutui subprime è diventata un film. Con Andrew Garfield nel primo ruolo dopo Spider-man quale giovane padre, operaio senza lavoro, cui capita pure la disgrazia dello sfratto. Si ritroverà in un motel, lui, il figlio e la madre parrucchiera a domicilio (è Laura Dern). A mandarlo fuori da casa sua è il stato il perfido Rick Carver, affarista di zero scrupoli che svolge il lavoro luridissimo di rientrare in possesso, per conto delle banche creditrici, degli immobili degli insolventi. Lo sfrattato Nash, leteralmente senza più un dolaro, accetterà di lavorare per il suo aguzzino. pruma come tuttofare, riparatore di casa avariate e rovinate, poi diventerà il suo braccio destro, replicandone le nefandezze di sfrattatore con altri poveracci. Sta qui la parte più interessante del film, per come indaga la progressiva corruzione di un bravo ragazzo e per come ribalta (e non è la prima volta al cinema) il mito dell’american dream. Film populista, gonfio di cliché, però con robusto e coinvolgente empito drammatico. Peccato per l’ultima parte, assai moraleggiante (preferiamo quella cinica un po’ alla The Wolf of Wall Street). Andrew Garfield come operai prima e speculatore poi è bravo davvero. Shock: Laura Dern, la ragazza di tanti film di Lynch, qui fa la nonna. Ma a rubare la scena è lui, il boss cattivo, un Michael Shannon pià che mai mefistofelico. Un lungo applauso alla proiezione stampa.


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