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Vengo via con te

Da Aboutaphoto
Vengo via con te


Volevo scrivere un altro post, ma stavo guardando questo e così ho pensato di fare anch'io un elenco - anzi 3 – a proposito di ciò che conosco. Qualcuno dirà che sono “up to date”, qualcun'altro che ho semplicemente copiato, io dico che saranno pure cazzi miei. Comincio con la “lista” delle affermazioni, luoghi comuni, giudizi che girano sulla fotografia e l'arte in genere:

  • con l'arte non si mangia


  • va bene la pittura, ma cosa ci vuole a scattare una foto a un oggetto/persona/situazione, che è già lì?
  • non si capisce niente
  • ma guarda te se un lavoro questo
  • mi metto anch'io a fotografare una banana sui fili dei panni e sono un' “artista”
  • quelli lì è tutta gente strana
  • tanto si sa che anche in quell'ambiente, se non hai conoscenze non vai da nessuna parte
Ora, dato se quanto sopra non fosse abbastanza scoraggiante, scrivo un elenco (parziale) di frasi che ho sentito pronunciare da “addetti ai lavori”: galleristi, editori, giornalisti, curatori di mostre:
  • Il primo consiglio che do a chi vuol fare questo lavoro è di cambiare idea (un editore a un corso di formazione editoriale)
  • Bisogna capire come gira il business
  • No, non è prevista una retribuzione, si fa per il prestigio, sa noi siamo molto conosciuti
  • Viviamo un po' d'aria
  • Dopo 11 articoli di prova, paghiamo 25 euro lordi a pezzo
  • Posso farvi entrare gratis alla fiera e firmerete l'articolo, cosa volete, pure i soldi del treno?

Vengo via con te

M. Pioltelli, Premere in caso di eccessive-acute malinconie
di riflesso o di ritorno durante i giorni del quotidiano vivere
, 2010


In ultimo provo a enumerare i motivi per cui proseguo su questa linea e faccio/provo a fare questo lavoro di merda:
  • perché mio padre mi ha fatto conoscere la fotografia
  • perché senza le immagini non avremmo veramente memoria di cosa è successo: nei campi di concentramento, nei Gulag, in Vietnam, a Cuba, in Iraq, in Afghanistan, in Birmania, in Abruzzo, per fare qualche esempio
  • perché l'arte è uno dei pochi posti al mondo dove non c'è razzismo
  • perché lui fa il garagista di giorno e il fotografo di notte e nei week end
  • perché Mario Giacomelli è stato un fotografo italiano
  • perché Alex Majoli è un fotografo italiano (anche se lo sanno in pochi)
  • perché Özpetek diceva che non bisogna ridurre le proprie passioni a hobby e da quando l'ho sentito, se sento qualcuno dire “ho l'hobby della fotografia” già mi puzza
  • perché amo ogni tipo di arte, anche quella che non capisco
  • per gli amici che conoscono e praticano la fotografia, ma soprattutto per quelli che non la conoscono ma la capiscono meglio di alcuni critici
  • perché quando vedo foto come questa, mi scordo di tutto il resto:

    Vengo via con te

    E. Erwitt, New York, 1953


Ringrazio tutti per le oltre 1000 visite in meno di un mese.
Anna

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