Venti

Lalolle è arrivata stamattina con le solite lunghe gambe e i capelli del colore che non sai: sono ricci, sono lunghi e le ricadono sulle spalle fragili, lungo la schiena scarna.

La pelle abbronzata si tende sugli zigomi, le mani gesticolano mentre racconta Lecce, la spiaggia di Gallipoli, il mare terso, la calura; racconta la sua estate con le amiche, la vacanza, il tempo della spiaggia  e delle passeggiate, le risate.

Lalolle ha compiuto vent’anni l’altro ieri e sta stretta nella casa anche se è grande, sta a fatica nella sua pelle anche se è elastica.

Aveva la pelle rossastra e i capelli biondi, il segno della cicogna sulla fronte, quando è nata. Troppo presto è passato il tempo: troppo veloce… si schernisce un poco se adesso la abbracci, scrolla il viso quando cerchi di baciarla.

Le scapole che indovini sotto il prendisole sottile sono ali, le gambe sono lunghe per andare lontano, le braccia sono ormai tese a salutare.

La tieni per un filo sottile perche non sei ancora pronta, la imprigioni con  lacci colorati perchè ti sembra troppo presto: allunghi il filo per tenerlo ancora un poco fra le mani.

Lalolle ha compiuto vent’anni l’altro ieri…

I figli sono come gli aquiloni

I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.

Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.

Giorno dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.

Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.

Erna Bombeck
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