Magazine Diario personale
L’anno prima lo prendevo alla gelateria di Porta Venezia, perché costava la stessa cifra. Ma l’anno scorso sono stato fedelissimo di Wally, perché la gestione era familiare, con Morena al bancone, ragazza con un bel sorriso sincero, cordiale, era bello scambiarci due chiacchiere insomma. Invece alla gelateria di Porta Venezia c’è sempre una tale ressa alla cassa, che mi sembra di essere in coda per i saldi. Non vado in coda per i saldi quando ci sono in saldi, figurati se ci vado per un cono gelato, due gusti due.
Allora l’anno scorso io stavo sistemato con le mie esigenze primarie. Andavo da Morena, facevo la solita recita dichiarata di fingere di scegliere i gusti, tanto poi chiedo sempre il gusto bacio, abbinato a rotazione a un gusto crema: stracciatella, o pistacchio, o cocco, o crema, o vaniglia.Le davo due euri, lei mi dava il resto, mentre preparava le coppe da portare fuori ai tavolini stavo lì e ce la raccontavamo.Io ero particolarmente mansueto, perché datemi in mano un cono gelato e mi ammansite subito.Gelatosamente parlando, vivevo una vita felice, spensierati mesi estivi di coni due gusti due.
Da Grom, quel posto costoso dove sembra di entrare da Tiffany e dove l’essere umano conosce i livelli più bassi di umiliazione dovendo indossare grembiuli con la scritta “conista in prova”, ci andavo una o due volte nell’arco di tutta l’estate.Perché, bisogna ammetterlo.Fanno tutta una manfrina da fumo negli occhi per gli allocchi per confezionarti il cono con giochi di polso manco fossero il mago Houdini. In confronto a un conista di Grom, un neurochirurgo o un astronauta sono due spalatori di neve. Quando aprono i bussolotti dei gusti infilano la spatola dentro con una serietà e meticolosità tale, che uno si aspetta che ne estraggano un fegato o un rene manco ci conservassero degli organi.Però il gelato lo fanno proprio buono!
Adesso è arrivato il caldo, e sono andato a controllare da Wally: come mi aveva avvisato Morena, loro non hanno rinnovato l’affitto (hanno anche un’altra gelateria dall’altra parte della città) e quindi ci sono dentro gli operai che rifanno l’ambiente. Fatto sta che io sono senza fornitrice di fiducia di cono gelato!Magari un’altra persona ci passa sopra facilmente a certe sciagure. Ma per uno che ha poche esigenze, guai a toccargli una di queste poche esigenze!La macchina io la uso poco o niente. Vita sociale non ne ho e al lavoro ci vado con i mezzi. In città mi muovo con i mezzi. Al parco ci vado con la bici. Me ne frega poco se la benzina arriva a due euro al litro. Ma se devo tirare a campare a due euro e cinquanta al cono, allora io ce l’ho veramente una crisi!
È da una settimana che controllo come un’anima in pena gli altri gelatai della zona.La gelateria di Porta Venezia ha portato il cono a due euro e cinquanta, quindi per principio non ci entro, se non per fare una rapina (io a loro). Sono andato a vedere al Cin Cin Bar in Corso Buenos Aires e costa uguale se non di più. Non sono andato a curiosare al Gelato Giusto in San Gregorio perché, nonostante abbiano gusti buoni e originali, è fuori mano; io non posso farmi venire le voglie e tenerle troppo a lungo. Il gelato quando ho voglia ho voglia.Sono anche andato sotto la galleria di corso Buenos Aires, e pure lì, dove te ne danno tanto ma al gusto colorante e al sapor polistirolo, il cono piccolo costa due euro e venti!
Oggi ho messo dentro il naso da Grom, sul Corso. C’è sempre un po’ di coda, e il cono piccolo costa due euro e cinquanta. A questo punto, piuttosto di pagare la stessa cifra per un cono scadente altrove, io una volta al mese mi prendo un cono da Grom! Tanto costa uguale ed è molto buono.E se fa per darmelo il conista in prova faccio pure il lord: “No, no! O mi fate lo sconto o lo voglio servito da un conista professionista, mica da uno che è in prova per fare un cono gelato!”
Se i prezzi rincarano, va a finire che i prodotti di basso-medio costo aumentano, mentre quelli che erano già cari restano calmierati da un minimo di pudore e dal fatto che il margine di guadagno assurdo (costruito con l’abile gioco di polso che disegna volute tortili del conista professionista con master post laurea in “Conificazione in cialda croccante o friabile?” che a me piglia sempre l’angoscia che non ricordo mai come si chiama quella che mi piace, che quando me le mostra per farmi scegliere… sono identiche cazzo!) già ce l’avevano e possono camparci di rendita.La soluzione al rincaro dei prezzi sta nel scegliere uno stile di vita dispendioso, a intermittenza.
A meno che, finito il restauro di Wally, non scopro che c’è ancora dentro Morena. Allora pago anche tre euri per prendere il cono da lei, chiacchierata e sorrisi in tutta calma compresi nel prezzo.
K.
nota 1: la gelateria Wally esiste da più di 50 anni, e non da almeno 20 anni, come riportato in un commento nel link dedicato (diamo a Wally ciò che è di Wally!)
nota 2: temporaneamente orfano di un buon cono gelato di riferimento, per consolarmi stasera vado di pizza al trancio, qua. Anche la pizza mi rabbonisce, specialmente in porzione abbondante. Seguita da profiterole bianco, che pure fanno buono.Dedicherò il dolce a Hombre e giovanni, che stanno stoicamente portando avanti la loro Quaresima Laica.Eroici!Ce la farete senz’altro!Siete meravigliosi!E io che pensavo di raccogliervi col cucchiaino!Invece no, a voi non vi si raccoglie col cucchiaino.Bravi, non demordete!Non lasciatevi indurre in tentazione!...magari con una forchetta?
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