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ventidue agosto

Da Nuvolesparsetraledita

ventidue agosto

Sono sempre le nuvole, quelle che sembrano segnare il tuo tempo: le nuvole leggere bianchissime sul cielo azzurro pallido, verso nord; nuvole piccole, che si uniscono poi si disperdono e tornano ad unirsi per non lasciarsi sole.

Sono sempre quelle nuvole, quelle grandi più scure che si affollano ad est e presagiscono un temporale che aspetti e non arriva; sono nuvole pesanti, colorate di rosa al tramonto e di grigio plumbeo mentre avanzano con la sera.

Sono loro che segnano il tuo tempo, i giorni, i pensieri; nuvole sperse, nuvole sparse, nuvole.

Si uniscono, si disperdono, non ti lasciano sola ed affetti le zucchine sottilissime per poi cuocerle in forno, sbucci le patate ed affetti anche quelle, sottilissime: saranno morbide e croccanti, appena saporose ed il loro cuore si scioglierà in bocca mentre riscrivi nel pensiero una frase – sempre la stessa – perchè sia perfetta agli occhi e agli orecchi.

Avanzano con la sera, le nuvole, ricoprono il cielo, e tu vedi davanti agli occhi i tuoi personaggi, così nitidi da sembrare veri: se lo saranno per te, forse anche chi leggerà li potrà immaginare. Ricerchi una parola, quella parola, una frase, quella frase.

Poi verrà la notte ed avrai un altro tempo, altri pensieri; dormiranno le parole, le frasi, dormirà la nuvola sospesa sulla tua casa.

Tacerà anche il cielo: soltanto il respiro si farà suono nella notte.

ventidue agosto

Quadri di Adalbert Stister

A giorni alterni

A giorni alterni sono io la luna
e tu l’immensa terra che mi attira,
e questa notte tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –
So che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un’arpa eolia che vibra al respiro.

Maria Luisa Spaziani


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