Ricevimenti vip e party privati, rigorosamente in abito da sera, in uno scenario unico al mondo. Peccato che tutto ciò avvenga negli scavi archeologici di Pompei, uno dei patrimoni mondiali dell’Unesco. E subito sono scattate le polemiche.
A scoprire il velo sulla questione è stato il sito “You Reporter” che ha documentato il tutto con numerose foto e video che ritraggono vip, sopratutto stranieri, cenare a lume di candela nell’arena dell’anfiteatro.
Tutto ciò è legale? Si,grazie alla legge Ronchey. E la soprintendenza non sembra minimamente farne un problema, visto che i soldi dell’affitto dell’anfiteatro servono eccome, in un periodo in cui le casse degli scavi piangono.
Così, ricchi imprenditori possono usufruire di spazi unici al mondo per la “modica” cifra di ventimila euro.
“Una cena privata nell’arena dell’anfiteatro, è il modo giusto per valorizzare gli scavi e fare incassare qualche migliaio di euro alla soprintendenza o piuttosto è il modo peggiore per svendere e ridicolizzare un bene pubblico tutelato dallo Stato e riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità?” è la domanda che ha posto Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio patrimonio culturale, a Massimo Bray, ministro per i Beni culturali.
Pompei, ritorna, così, nella bufera.