“ Quasi venticinque anni or sono, grazie alla lungimiranza dell’allora preside della ragioneria Giancarlo Corino e del professor Lino Romanisio – dice Cacace, che è stato anche presidente del Consiglio d’Istituto della scuole per ragionieri loanese – la Provincia di Savona affittò l’ex colonia ‘Città di Torino’, portando a termine una importante operazione culturale e dando a Loano quello che divenne presto il primo e più moderno polo scolastico della provincia”. “Con quella soluzione – ricorda il professor Lino Romanisio – Ragioneria, che era in grande espansione e costretta, fino ad allora, a dislocare gli alunni in quattro differenti plessi scolastici, risolse i suoi problemi. Per qualche anno la provincia pagò l’affitto, poi ci fu l’acquisto dell’immobile”. L’altra ricorrenza, quella del XIVesimo anniversario della nascita del gemellaggio fra Loano e Francheville sarà ricordata con una serie di manifestazioni ed iniziative messe in cantiere dal Comitato per il Gemellaggio, che ha già ospitato i bambini francesi delle elementari, gemellati con quelli loanesi, ed ha organizzato un corso di lingua francese a cui hanno preso parte più di 90 persone: “Abbiamo ritenuto – dice la nota albergatrice e presidente del Gemellaggio Mariuccia Condorelli– che fosse necessario far conoscer di più le iniziative del gemellaggio e cercare di avvicinare maggiormente i nostri concittadini alla cultura francese”. Il terzo anniversario, infine, è il quattordicesimo del Circolo culturale e ricreativo “Italo Calvino”, che è poi diventato, già a distanza di pochi anni dalla sua nascita, uno dei centri di aggregazione culturale più importanti della provincia. Tutti i sabato sera ha in programma appuntamenti musicali, incontri e concerti che richiamano appassionati da tutta la provincia e da fuori. “Speriamo – concludono Cacace e la Condorelli– che ci sia la sensibilità giusta, da parte di tutti, per riuscire a dare il migliore risalto a queste tre importanti ricorrenze legate ad altrettanti significative realtà della nostra storia cittadina”.
CLAUDIO ALMANZI