Già dal pomeriggio di martedì l’anemometro girava a più non posso, ma a notte fonda è iniziato un vento pazzesco.
La mattina seguente sul terrazzino c’era un vero disastro : la copertura di nylon della piccola serra stracciata, le ciotole ed i vasi sulle mensole in frantumi, sul pavimento, le piantine di primule e viole del pensiero irrecuperabili, lo stesso per i giacinti ed i narcisi, ma almeno i bulbi sono riuscita a salvarli. Anche la pacciamatura delle piante più grandi – il gelsomino, le rose e la passiflora – era sparsa ovunque.
Terriccio, foglie, rametti e petali sparsi dappertutto in mezzo ai cocci. Anche le mie belle girandole multicolori sono volate chissà dove.
Sull’altro balcone, quello prospiciente la cucina, lo stesso disastro per i vasi delle piantine aromatiche: la salvia è da buttare, ma il rosmarino si è salvato, ha solo qualche rametto spezzato.
Ci è voluto del tempo per ripulire: ieri mattina l’ho dedicato ad un giro in giardineria per ricomprare nuove piantine ed altri contenitori e questa mattina ho completato l’opera di rinvaso.
Sono stanca,ma almeno il mio terrazzino ha nuovamente un bell’aspetto, sperando che il vento, e con esso il nervosismo che provoca, non si ripresenti.
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