Ho sentito le tue unghie
graffiare il vetro della mia finestra.
Ho aperto al vento urlante della notte
e ti ho lasciato entrare.
Ho sentito il tuo dolore da lontano
e avrei voluto prenderlo e portarlo via.
Ma tale la distanza era di ostacolo
al mio divenire in parte te
Ho visto le tue lacrime ingoiate
dal tuo voler nasconderle ai mie occhi.
Le mie non potresti mai vederle:
sei tu a nasconderle a te stesso.
Hai messo su una maschera di vento.
Hai aperto la finestra sulla notte.
Il freddo si è infilato nella tenda
e l’alba si è affacciata sul balcone.