Sulla strada per Essaouira si inseguono, uno dietro l'altro, gli alberi di Argan (che io ho scambiato per ulivi, si assomigliano così tanto!) da cui si ricava il famoso olio che potrete acquistare sia a Essaouira che a Marrakech. Lungo la strada speravo anche di vedere le capre arrampicate sugli alberi a mangiare le foglie. Un'immagine che tante volte mi è capitato di vedere in foto. Peccato che i pastori ce le mettano apposta (povere capre!) per far fermare i turisti. E quindi ho solo visto le capre appositamente depositate sui rami ma non ci siamo fermati. Troppo artificio!
E poi arriviamo e il vento ci assale, all'improvviso. Fortissimo. Ad Essaouira la temperatura è molto più fredda. Ci riusciamo, quasi, a salvare facendo scorte di sciarpe che usiamo a mò di mantella.
E vediamo l'Oceano Atlantico. L'affaccio strepitoso che questa città ha sull'acqua.
E poi abbiamo mangiato il pesce fresco, scelto direttamente dalla cassetta e poi cotto davanti a noi e divorato. I gamberetti sono stati fatti ostaggio dalla Besolina! Incredibile il quantitativo che ha ingerito. Sarà stata l'aria dell'oceano a farle venire tanto appetito?!
I cannoni spagnoli sulle mura di cinta invece hanno fatto la gioia del pulcione! Meno la mia visto che mi è toccato frenare i tentativi di arrampicata!
Lungo le strade di Essaouira si susseguono bancarelle di ogni tipo. Ci fermiamo davanti ad un carretto pieno di fichi d'india. Un anziano signore te li sbuccia e sono pronti da mangiare. Dolcissimi. Pensavo di dover aspettare di arrivare in Puglia per mangiarne di così buoni.
Anche ad Essaouira penso alla Puglia. Starò mica diventando ossessiva anche in trasferta?
Tips for trip
Portatevi assolutamente un maglione. Non fate come noi. Spavaldi per il caldo di luglio ci siamo ritrovati intirizziti e con la pelle d'oca costante!
Sedetevi ad uno dei tavoli del porto e 'ingozzatevi' di pesce.
Guardate i pupetti correre nel grande 'piazzale' prima della porta d'ingresso alla città. Tocca correre per recuperarli ma almeno non ci sono da schivare i motorini che sfrecciano furiosi a Marrakech.
Sentite il vento pungente sulla faccia e respirate l'Oceano. Io l'ho fatto, fermandomi per qualche minuto e ho chiuso gli occhi. A volte bisogna fermarsi, per sentire dove ci si trova.
E sorseggiate qui davvero con gusto il tè alla menta. Mai una bevanda calda d'estate fu più desiderata!
Passeggiate tra le stradine affollate, con bancarelle traboccanti d'ogni cosa.
E mangiate i fichi d'india dal carretto del vecchio signore, se lo trovate in giro. Fantastici!