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Veolia, leader mondiale dell’acqua, vuol farci pagare parte dei suoi enormi debiti? I politici pronti a privatizzare sono tanti…

Creato il 20 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

L’articolo pubblicato oggi sul sito del parigino Le Monde ispira turbamento. La sede centrale parigina di Veolia, leader mondiale dell’acqua, vuole disfarsi di un centinaio di dipendenti. L’indiscrezione già uscita su un sagace settimanale d’Oltralpe, le Nouvel Observateur, è stata confermata dalla direzione il 16 novembre.

Veolia, leader mondiale dell’acqua, vuol farci pagare parte dei suoi enormi debiti? I politici pronti a privatizzare sono tanti…

Commercia acqua con Veolia e sguazzaci finché puoi!

Davvero interessanti perché questi sitibondi francesi all’Italia guardano con occhi cupidi, assetati di bollette e società miste, e il presidente della Provincia Salini sarebbe strafelice di dar loro, o qualche altro privato, le nostre bollette per alzarle comodamente contro quello che hanno deciso gli italiani tramite i noti referendum. Che il governo Monti ha fissato di rispettare fino al 2015. Poi? Si vola, o precipita, con Veolia? O altre industrie del “mercato” dell’acqua?

Veolia vuole attuare un piano di esodi volontari da parte dei quadri aziendali, che quindi camperebbero con soddisfacente vitalizio. Se i quadri non molleranno l’osso e resteranno dietro le scrivanie, Veolia inizierà a licenziare dall’estate prossima. Ma sentiamo che cosa ci dice Asterix.

Le géant français des services à l’environnement a lancé en août 2011 un vaste plan de réorganisation visant à ramener sa lourde dette (actuellement toujours d’environ 15 milliards d’euros) sous les 12 milliards, essentiellement par des cessions et des mesures d’économies. Insomma il colosso francese ha lanciato un ampio piano di riorganizzazione per ridorre i propri pesanti debiti, circa 15 miliardi di euro, e farli scendere sotto i 12, tramite cessioni e tagli alle spese. Ma c’è da credere che vorranno anche aumentare le entrate!

In Italia le aziende pubbliche hanno il fiatone. E le bollette dell’acqua rappresentano un’entrata certa per un privato.

La battaglia è aperta e la posta in gioco enorme e assurda, non solo in provincia di Cremona. In tutta la Lombardia, se le amministrazioni locali non saranno o resteranno lungimiranti, Asterix vorrà sfondare il muro del referendum e far pagare all’Italia i guai che procura all’Europa. In Toscana, dopo le privatizzazioni già attuate, il risultato sono le bollette più alte dello Stivale.


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