Descrizione ed etimologia della verbena officinalis
È una pianta perenne, di tipo erbaceo, che cresce verso l’alto. La sua radice è a forma di fuso. In genere ha dei fusti ruvidi. Le foglie della parte inferiore della pianta sono opposte, di forma oblunga e vanno restringendosi in un picciolo corto. Le foglie mediane, invece, sono più grandi. Infine, le foglie cauline hanno forma, invece, lanceolata, vanno pian piano riducendosi. Tutte le foglie, ad ogni modo, hanno un colore grigio-verde, dotate di una leggera peluria. I fiori, quando crescono, si riuniscono in spighe che possono essere lunghe dai 3 ai 6 centimetri. La corolla del fiore è formata da 5 lobi. Il nome della pianta sembrerebbe derivare dal celtico "ferfaen" (fer = scacciare via – faen = pietra). Si tratterebbe dunque di una parola composta e probabilmente le fu dato questo nome perché veniva usata per risolvere problemi alla vescica, in particolar modo i calcoli.
Proprietà e utilizzi della pianta
La verbena officinalis è un’erba amara, ma aromatica. Ha proprietà rinfrescanti, antinfiammatorie e analgesiche. È molto adatta come calmante, contribuisce a bloccare eventuali emorragie. Aiuta il buon funzionamento del fegato. Inoltre può essere assunta per portare sollievo in caso di dolori mestruali e può anche stimolare il flusso mestruale se questo dovesse rivelarsi scarso. Con la verbena officinalis si può ottenere un buon decotto da inalare, respirandone i vapori, nel caso in cui si sia affetti da sinusite. Può essere assunta in caso di diarrea o di coliche. Molto utile anche per risolvere problemi di insonnia. Un infuso di verbena officinalis, utilizzato per farne dei gargarismi, rappresenta un lenitivo per le infiammazioni della bocca. In passato veniva ampiamente utilizzata dalla medicina popolare.
I luoghi in cui cresce la verbena officinalis
È una pianta rustica che resiste bene alle temperature basse, può superare anche inverni rigidi restando addirittura sepolta sotto la neve. Proprio per queste sue caratteristiche e per questa sua formidabile resistenza, è adatta ai giardini di montagna, ad esempio o per quelli che vengono frequentati e curati solo in estate, visto che durante la primavera non hanno bisogno di molte cure. Il suo delicato tocco di colore può essere molto adatto per arricchire le bordure in cui abbondano delle piante dalle foglie larghe. Oppure la si può far crescere in apposite aiuole con altre piante aromatiche, soprattutto insieme alla salvia e al rosmarino, che si adattano bene al suo colore. Un’altra buona e adatta collocazione per la verbena potrebbe essere ai piedi di muretti in pietra, perché ha bisogno di poco spazio e le sue radici s’inseriscono facilmente anche in spazi angusti.
Verbena officialis: Coltivazione della verbena officinalis
La verbena officinalis non è difficile da coltivare, è una pianta che si adatta molto facilmente e la sua area di diffusione e di crescita è molto vasta. È molto frequente, inoltre, vederla crescere spontaneamente nei ruderi, nei terreni incolti e lungo le strade. Richiede un terreno fresco, mediamente fertile, adeguatamente drenato. Predilige irrigazioni costanti ma non sopporta bene l’acqua ristagnata nel sito in cui è stata posta. Cresce perfettamente solo se viene esposta al sole. All’ombra la sua fioritura va riducendosi in maniera drastica o non avviene per niente. Può essere seminata sia durante l’autunno che in primavera. Durante l’autunno e la primavera può aiutarne la crescita l’utilizzo di un concime che sia a lento rilascio, oppure si può procedere ad aggiungere del terriccio di foglie e torba.