Intervista col direttore della televisione della Svizzera italiana
Un appuntamento per conoscerci meglio
Il servizio pubblico è fatalmente oggetto di critiche, giudizi e pregiudizi. La RSI non può sottrarsi a queste attenzioni e, anzi, le deve accettare a titolo costruttivo con la volontà di contribuire a migliorare la sua offerta e di animare una seria cultura del dibattito.
Con la nuova rubrica Vero/Falso, la Direzione RSI prende regolarmente posizione su domande, critiche, affermazioni, notizie, dichiarazioni di terzi riguardanti la nostra azienda, la sua offerta di programma o altri ambiti che richiedano una risposta.
Direzione RSI
Ecco le vostre domande… e le nostre risposte
E’ VERO che…
Alla Meteo della RSI si chiacchiera troppo invece di andare subito al sodo…
FALSO. Innanzitutto proprio le tre edizioni quotidiane della Meteo (basata su informazioni dell’Ufficio federale di Meteorologia e Climatologia) sono uno degli appuntamenti fissi più seguiti di tutta la programmazione televisiva: l’edizione delle 20.30, per esempio, è guardata mediamente da oltre 45 mila persone e spesso supera addirittura gli ascolti del TG. La durata – circa 2 minuti e 30 secondi – è paragonabile a quella delle rubriche analoghe delle principali televisioni europee. In tutto l’Occidente, la Meteo (o – come dicono altrove – il Meteo) è, nel contempo, informazione, formazione e intrattenimento: grazie ai volti ormai familiari di Piernando Binaghi, Sabrina Balestrieri, Julie Arlin e Elisa Volonterio, molti si sono avvicinati a questa disciplina e apprezzano anche quei passaggi che vanno oltre la semplice risposta alla domanda principale: che tempo farà domani?
E’ VERO che…
La RSI continua a mandare in giro per il mondo i suoi giornalisti, anche nei posti dove già paga dei collaboratori esterni…
VERO. Ma lo fa solo quando l’evento è importante, come accaduto recentemente per le elezioni presidenziali francesi e come accadrà ancora tra qualche mese per quelle negli Stati Uniti. Innanzitutto si tratta di servizi particolarmente complessi da gestire, dove occorrono non solo competenze, ma anche una solida rete di conoscenze e una grande esperienza di inviato sul campo. Inoltre un conto è basarsi su immagini e testi d’agenzia – che chiunque può vedere in tutti i media del mondo – un altro avere un proprio giornalista sul posto, in grado di dare ai servizi e ai commenti un taglio personale, particolare e diverso, ossia di leggere l’avvenimento in un’ottica svizzera e svizzero-italiana. Proprio questa offerta supplementare costituisce il vero valore aggiunto di un’Azienda di servizio pubblico quale la RSI.
E’ VERO che…
Al TG della RSI si susseguono troppe presentatrici e troppi presentatori…
FALSO. Rispetto al passato il loro numero è stato notevolmente ridotto, segnatamente per quanto riguarda l’edizione principale delle 20, dove da alcuni anni si alternano – nei giorni infrasettimanali – due soli conduttori particolarmente apprezzati: Alessia Caldelari e Roberto Cattaneo. Nei fine settimana si aggiungono loro Daniela Fabello e Francesca Mandelli. Nelle altre quattro edizioni quotidiane (12.30, 16, 18 e 23.30) si alternano alla presentazione altri giornalisti che, come i sopracitati, alternano l’attività di presentazione a quella in redazione, garantendo così un uso ottimale delle risorse umane a disposizione del Telegiornale.
E’ VERO che…
La RSI sta per vendere la sua storica sede di Besso, poco sensibile al valore architettonico e all’opinione di molte persone che si erano battute per salvarla…
FALSO. Gli studi RSI di Besso appartengono alla SRG SSR che ha deciso di vendere i suoi immobili amministrativi, quelli cioè in cui non vengono prodotti programmi. A medio termine – così ha deciso il Consiglio d’amministrazione SRG SSR – tutte le attività produttive della RSI verranno unificate a Comano, dove già oggi lavorano le redazioni radio, TV e web di Informazione e Sport. In questo senso è ipotizzabile una vendita non solo dello stabile, ma di tutta l’area (oltre 21 mila mq) occupata dalla RSI a Besso. Proprio a causa del suo valore storico-architettonico l’edificio non può però essere abbattuto e nemmeno possono venir modificate le sue caratteristiche specifiche (in particolare l’Auditorio Stelio Molo, che non può essere toccato). Questi vincoli rendono ipotizzabile una destinazione culturale e musicale, non certo una ristrutturazione speculativa. La SRG SSR ha promosso un concorso di idee che ha coinvolto cinque architetti, chiamati a suggerire delle proposte per un miglior sfruttamento dell’intera superficie degli studi di Besso e del terreno circostante. L’intero discorso si inserisce nell’ambito delle modifiche di piano regolatore del comparto di Besso che la Città di Lugano intende completare nel giro di 18 mesi circa.
E’ VERO che…
La situazione finanziaria della RSI è andata costantemente migliorando negli ultimi anni.
VERO. Lo dimostrano pochi dati incontrovertibili. Nel 2007 la RSI, pur sfiorando il pareggio, aveva chiuso con un saldo negativo di CHF 147’000; nel 2008 con un saldo negativo di CHF 3’245’000; nel
2009, pur riducendo il disavanzo, esso restava di CHF 565’487.46. Dal 2010 l’inversione di tendenza che ha portato, negli ultimi due anni, ad altrettanti saldi positivi: di CHF 6’052’863.40 nel 2010; di CHF 1’021’958.21 nel 2011. Per il 2012, invece, si prospettano maggiori difficoltà, legate anche alla probabile diminuzione degli introiti pubblicitari.
E’ VERO che…
La RSI distribuisce ogni anno migliaia di franchi pagati dai cittadini con il canone ai partecipanti di quiz e giochi.
VERO. D’altra parte in tutte le televisioni – soprattutto private, ma anche di servizio pubblico – nelle trasmissioni di intrattenimento l’ammontare dei premi ha un’importanza notevole per catturare l’interesse del pubblico e degli investitori pubblicitari. Grazie agli ascolti che il gioco a premi delle 20.40 su RSI LA 1 (attualmente Fuori in 20 minuti) sa calamitare, gli spot – che contribuiscono per circa il 23% al finanziamento della Televisione – hanno tariffe più alte proprio a ridosso di quella fascia oraria. Basta poi fare un confronto fra le cifre distribuite dalla RSI e i premi in palio negli analoghi programmi RAI e Mediaset per rendersi conto dell’enorme divario fra loro e noi in questo ambito. Non dimentichiamo infine che questi soldi, pagati dai cittadini, tornano ai cittadini sotto forma di premi.
E’ VERO che…
La pubblicità TV sta invadendo anche la RSI, quasi come nella vicina Italia.
VERO
E per fortuna! Se le sue reti televisive non fossero finanziate per circa il 23% dalla pubblicità, la SRG SSR dovrebbe chiedere un sensibile aumento del canone. Gli spazi riservati alla pubblicità televisiva sono rigorosamente disciplinati dalla legge, anche per non penalizzare stampa scritta ed emittenti private. Ricordiamo infine che sulle reti radiofoniche SSR la pubblicità è vietata.
E VERO che…
La RSI potrebbe produrre essa stessa delle fiction di argomento e ambientazione locale.
FALSO
Con i mezzi finanziari disponibili è impossibile per la RSI sostituire le fiction d’importazione con dei serials autoprodotti. La RSI sostiene comunque la produzione di fiction e documentari nell’ambito del Pacte de l’audiovisuel (dal 1998 al 2010 la RSI ha coprodotto più di 250 tra film, corti, animazioni e documentari). Nel solo 2010 la RSI ha cofinanziato i 11 documentari e 11 fiction con un contributo di 2.3 milioni di CHF. Molte di queste produzioni sono state premiate in Festival internazionali. Infine, ciliegina sulla torta, la RSI produce da anni la fiction Affari di famiglia con indici d’ascolto e di gradimento elevatissimi.
E’ VERO che…
La RSI contribuisce in modo determinante a numerose attività culturali della Svizzera italiana.
VERO
Il sostegno della RSI è spesso irrinunciabile per la continuazione delle attività di numerose manifestazioni culturali della Svizzera italiana. Nel 2010, l’impegno finanziario della RSI nelle principali manifestazioni culturali della Svizzera italiana ha raggiunto 5,9 milioni di franchi. Tra i principali beneficiari: Fondazione dell’Orchestra della Svizzera italiana (CHF 3,4 mio), Coro RSI (CHF 690’000), Concerti dell’Auditorio e Concerti d’Autunno (CHF 790’000), produzione di musica classica e sinfonica (CHF 496’000), Festival del Film di Locarno (CHF 325’000). Inoltre la RSI ha sostenuto, nell’ambito del Pacte de l’Audiovisuel, 22 progetti cinematografici per un impegno totale di circa 2.3 milioni di franchi. 7.3.2012
E’ VERO che…
I giornalisti RSI dovrebbero dare le notizie e non fare politica.
VERO
Lo statuto dei collaboratori SSR/RSI sancisce che il collaboratore (dunque non solo i giornalisti) deve essere indipendente da ogni interesse di parte e mantenere un giusto distacco dal mondo politico ed economico. I giornalisti devono inoltre rispettare normative supplementari che disciplinano il loro lavoro. La Dichiarazione dei doveri e dei diritti dei giornalisti, la legge federale sulla rtv e la Concessione SSR, la Carta dei programmi SSR/RSI, le Linee guida e le Direttive editoriali RSI obbligano il giornalista a dare un’informazione completa, diversificata e corretta, imparziale e indipendente dalle opinioni. Il giornalista deve rispettare il dovere di veridicità e imparzialità, il pluralismo delle opinioni garantire completa trasparenza sul suo lavoro.
E’ VERO che…
Alla RSI i programmi culturali vengono diffusi a tarda notte quando solo chi non lavora o chi soffre d’insonnia può seguirli.
VERO…
…solo in parte. RSI LA 1 è tra le poche a dedicare la prima serata della domenica a un magazine culturale quale Storie. Lo stesso fa LA 2, il sabato, con Superalbum che ripropone il meglio della documentaristica RSI. Ancora LA 1 propone il magazine musicale Paganini la domenica mattina alle 10.30 e Il Giardino di Albert, settimanale divulgativo di scienza e tecnologia, la domenica sera alle 18.05. Sia Paganini che Il giardino di Albert hanno anche declinazioni originali in radio. Sempre alla radio, sin dal 1985, c’è Rete Due, votata alla musica e all’approfondimento culturale; ma anche le altre reti costellano la loro programmazione di spazi culturali in senso lato. Infine, tutti i programmi culturali di cui la RSI ritiene i diritti possono essere comodamente riascoltati sul sito www.rsi.ch/podcast. Quanto alla critica iniziale, una radiotelevisione finanziata con soldi di tutti i cittadini deve comunque proporre, in ore di grande ascolto, programmi che interessano un pubblico maggioritario.
E’ VERO che…
Il passaggio all’alta definizione, avvenuto il 29 febbraio 2012 su tutti i canali televisivi della SRG SSR, non migliora soltanto la qualità dell’immagine.
VERO
Tra i miglioramenti di cui tutti potranno accorgersi, vi è anche il livello acustico/sonoro degli spot pubblicitari, di cui molti ascoltatori si lamentavano poiché soggettivamente percepiti come troppo forti, fastidiosi ed invasivi. Di fatto ciò succederà grazie all’introduzione, da parte dell’Eurovisione, di una nuova norma, già applicata dai maggiori diffusori pubblici europei, che armonizzerà il suono degli inserti pubblicitari e dei trailer con quello del resto dei programmi.
E’ VERO che…
Rete Due è superflua. Costa milioni di franchi e viene ascoltata da quattro gatti.
FALSO
Rete Due è uno degli strumenti con cui la RSI assolve il mandato di servizio pubblico previsto dalla Concessione SSR, che contempla un’offerta culturale equivalente per ogni regione linguistica della Svizzera. Proprio per le sue caratteristiche (nel 2010 5’688 ore di musica, 1’500 di cultura, 837 di informazione e attualità), Rete Due non si rivolge a pubblici maggioritari. Ciononostante, da anni, Rete Due è, tra tutte le reti culturali della SSR, quella che gode dei maggiori consensi: nel 2011 ha raggiunto il 5.5% di quota di mercato.
———————-
E’ VERO che…
La RSI potrebbe prestare maggior attenzione a quanti hanno difficoltà sensoriali.
FALSO
Si può sempre fare di più e meglio, ma questo ambito è oggetto da decennni di attenzioni costanti e crescenti. La legge federale sulla radiotelevisione impone del resto alla SSR, in quanto servizio pubblico, di favorire l’accesso ai suoi programmi anche a persone con problemi di udito, di vista, di comprensione delle nostre lingue nazionali. Dal 2008 il TG delle 18 viene presentato anche nella lingua dei segni per i non udenti. Dal 2010 tutti i programmi diffusi su RSI LA 1 tra le 19 e le 22 circa (ma anche trasmissioni particolari in altri orari) vengono sottotitolati da Swiss TXT alla pagina 777. Nel 2010 il 33.5% della programmazione televisiva RSI, pari a quasi 6’000 ore di programma, è stata sottotitolata. Sempre nel 2010 ben 23 lungometraggi sono stati trasmessi accompagnati da un’audiodescrizione che ne facilita ai disabili sensoriali la comprensione.
—————————–
E’ VERO che…
La RSI continua a diffondere telefilm fiction d’importazione che sono uguali in tutte le TV del mondo.
VERO
Vero è che poche fiction televisive la fanno da padrone poiché gli Stati Uniti restano di gran lunga il primo produttore occidentale di queste serie. D’altronde molte hanno un successo di pubblico considerevole anche alla RSI che, inoltre, spesso riesce a diffonderle in anticipo rispetto alle reti italiane. Infine, chi paga il canone ha il diritto di rivedere fiction di grande ascolto senza dover passare alla concorrenza.
——————–
E’ VERO che…
Oggi se non si è nei Social Media praticamente non si esiste.
VERO
Ed è proprio quello che anche la RSI ha cominciato a fare. Su Facebook e, in misura minore, su Twitter sono presenti pagine istituzionali, pagine di Rete Tre e di alcuni dei principali programmi: da Linea Rossa a Piattoforte alla fiction Affari di famiglia al magazine interculturale Il Ponte. In un futuro non lontano altre pagine verranno aperte in YouTube e Google+.
———————
È VERO che…
Invece di dare la preferenza a giornalisti e tecnici svizzeri disoccupati, la RSI assumono troppi frontalieri che non conoscono le peculiarità politiche, sociali, culturali ed economiche del nostro Paese.
FALSO
Nel 2010, in RSI lavoravano 1’152 collaboratori RSI, che equivalgono a 1’043 unità di lavoro a tempo pieno. I collaboratori stranieri erano 90, 82 dei quali italiani, 39 con permesso C, 12 con permesso B. I frontalieri erano 35 (30.5 unità a tempo pieno), il 3.5% del totale.
————————-
È VERO che…
Il canone pagato in Svizzera per ascoltare la radio e guardare la tv è il più caro d’Europa?
VERO
Offrire un servizio pubblico equivalente in quattro lingue nazionali a una popolazione residente di appena 7,9 milioni di persone ha un costo. Se la SRG SSR producesse i propri programmi in un’unica lingua nazionale, il costo (e quindi il canone), si ridurrebbe del 42 % e passerebbe dagli attuali 466.25 franchi a 277 franchi all’anno, diventando tra i più bassi d’Europa. Gli svizzeri italiani non avrebbero però più un’offerta radiotelevisiva nazionale equivalente alle altre regioni linguistiche e dovrebbero guardare una parte dei programmi in tedesco o francese.
————————-
È VERO che…
La RSI costa al contribuente svizzero italiano 240 milioni all’anno, troppi per un territorio di soli 300’000 abitanti.
FALSO
Nel 2012, gli svizzeri italiani hanno versato in tasse di ricezione (canone) circa 47,5 milioni di franchi. Nello stesso anno la RSI ha distribuito sul territorio circa 174 milioni di franchi fra personale e fornitori, e ha sostenuto costi per quasi 6 milioni di franchi in favore delle principali manifestazioni culturali della Svizzera italiana. Il valore aggiunto finanziario (e non solo) che la RSI crea a favore del territorio svizzero italiano è dunque evidente.
————————-
È VERO che…
La RSI è chiusa su se stessa, inaccessibile ai comuni mortali. Da qualche mese Comano è recintata come Sing Sing.
FALSO
Da sempre gli studi di produzione RSI di Comano e di Besso sono meta di visite guidate da parte di associazioni d’ogni genere ma, soprattutto, di tantissime classi scolastiche. Nel 2011, i visitatori sono stati ben 3’300. Quanto alla rete di protezione installata a Comano, la RSI ha fatto ciò che hanno realizzato prima di lei le altre sedi SRG SSR allo scopo di garantire la protezione e sicurezza a un’azienda.
————————-
E’ VERO che…
Alla RSI ci sono più dirigenti che collaboratori che si occupano del programma?
FALSO
A fine 2010 su 1’152 persone occupate, i quadri (direttore, responsabili di dipartimento, quadri e quadri specialistici) erano 65, ossia meno del 6%. Sempre nel 2010, la RSI, ha speso quasi il 90% del suo budget in costi legati direttamente alla produzione di programmi radiotelevisivi e multimediali.
————————-
E’ VERO che…
Le donne sono sottorappresentate, soprattutto nei ruoli dirigenti?
FALSO
Tra i collaboratori con un contratto fisso e a tempo indeterminato, le donne costituivano a fine 2010 il 37%. Tra i quadri, uno su cinque è di sesso femminile, quota che poche aziende pubbliche e private della Svizzera italiana possono vantare e di cui la RSI è orgogliosa. Nel Comitato direttivo RSI fanno parte tre donne su un totale di 10 membri.
————————-
E’ VERO che..
Alla RSI ristrutturano e ridisegnano gli organigrammi invece di pensare al loro mandato, quello di fare buoni programmi?
FALSO
In realtà, la nuova organizzazione che la RSI si è data – con l’accordo del CdA SRG SSR- è nata proprio per favorire l’integrazione tra radio, televisione e multimedia, per avvicinare i collaboratori dei vari dipartimenti che si occupano di temi affini, per permettere di ottimizzare e impiegare al meglio le conoscenze, le specificità e le competenze dei singoli, a tutto vantaggio del prodotto, e dunque del pubblico.
————————-
E’ VERO che…
Alla RSI propinano mirabolanti dati sui loro ascolti. Ma probabilmente se li fanno in casa e nessuno li controlla?
FALSO
Per garantirne la massima correttezza, il rilevamento degli ascolti è affidato a una società indipendente con sede a Berna, la Mediapulse SA. Nel CdA siedono, oltre ai rappresentanti della SRG SSR, anche quelli delle emittenti commerciali svizzere e del settore pubblicitario, tra cui anche Filippo Lombardi nella sua qualità di presidente di TeleSuisse(associazione che riunisce le tv regionali svizzere). Gli strumenti di misurazione – il Radiocontrol e il Telecontrol– sono considerati tra i più attendibili e affidabili al mondo da un punto di vista scientifico.
http://www.rsi.ch/home/channels/comunicazione/azienda/comunicazione_on_line/2012/02/01–VeroFalso-I-dubbi-su-di-noi-le-