La sensibilità femminile è stata confermata nel focus group organizzato con 15 donne di varie età a sondaggio terminato. Sebbene la prima reazione all’argomento dell'inceneritore sia stata negativa, ma non drammatica, oltre a considerazioni marginali sul fatto che non risolve il problema dei rifiuti, che non produce energia sufficiente e che costituisce uno sperpero, l’attenzione - anche delle donne rimaste fino a quel momento più passive – è stata alta sul tema/problema per la salute dei cittadini. Le possibili conseguenze su 'donne incinte' e 'neonati', hanno comportato un consenso unanime e appassionato contro l’inceneritore.
(estratto dall’interazione)
..io faccio il mio esempio, ho due sorelle, tutte incinta e sapere che il problema potrebbe essere per i miei nipoti o eventualmente per i miei figli…. Per me potrebbe chiudere anche oggi (Ca' del Bue). I veronesi non si fidano degli esperti che il Comune ha messo in campo per calmare le preoccupazioni.
Quel mostro che incombe sulla città va fermato. A Verona non ci sono rifiuti sufficienti e, quindi, l’inceneritore dovrà bruciare i rifiuti del Veneto e oltre. Se a ciò aggiungiamo la riattivazione dei forni a letto fluido, a S. Michele avremo un polo che incenerisce oltre 1.000 tonnellate al giorno di rifiuti.
Il Partito Democratico avvierà una capillare informazione per tutte le famiglie di Verona: migliaia di volantini che spiegheranno casa per casa il pericolo al quale Tosi sta esponendo la salute dei veronesi.