
Quella di Tosi e degli organi di Atv sono una testimonianza pessima per i giovani che studiano per creare il loro futuro in quanto testimoniano che non occorre allargare le proprie conoscenze e competenze ma avere un amico al posto giusto e nel momento giusto. Tali comportamenti sono diseducativi perché ribaltano i valori della società, la quale si deve fondare sull’onesta e non sulle furbizie e sulla partecipazione al mondo del lavoro in base alla conoscenza ed alle competenze. Tale metodo non produce effetti positivi per la società veronese, la quale anziché essere beneficiaria di una gestione efficiente dei servizi è strumentalizzata dalle scelte effettuate dalla Giunta Tosi, la quale utilizza le risorse finanziarie delle società partecipate per coprire la cattiva gestione del comune. Tali risorse andrebbero utilizzate per rendere le società controllate più competitive con investimenti adeguati, per ridurre gli oneri finanziari relativi all’indebitamento ed per diminuire le tariffe dei servizi.
Nel comune di Verona non vi è un’adeguata trasparenza in coerenza alle disposizioni dettate dal D. Lgs. n. 33 del 2013. Si naviga nel torbido e nella opacità e, pertanto, i cittadini non conoscono quello che avviene e non possono intervenire.
Occorre un grande impegno per fare emergere in modo chiaro ed inequivocabile le manovre e le scelte occulte di questa amministrazione. La trasparenza è il primo obiettivo da realizzare ricorrendo anche agli organi titolari del controllo sull’applicazione del D. Lgs. n. 33/2013.
Purtroppo nel nostro paese gli imbrogli ed il malaffare emergono solo nel caso in cui intervengono gli organi giudiziari. La trasparenza viene rispettata dal punto di vista formale e non sostanziale. Questo è un limite che bisogna rimuovere al più presto con l’impegno delle forze politiche democratiche e costituzionali. A Verona un grande lavoro in tal senso è stato svolto dal Partito Democratico che con i suoi consiglieri comunali ed il suo capo gruppo, Michele Bertucco, hanno faticosamente fatto emergere le contraddizioni e le scelte di potere contro la città effettuate dalla Giunta Tosi.