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Verrà H. P. e avrà i tuoi occhi, di Antonio Koch

Creato il 10 gennaio 2012 da Libriconsigliati
Verrà H. P. e avrà i tuoi occhi

Verrà H. P. e avrà i tuoi occhi

Titolo: Verrà H. P. e avrà i tuoi occhi


Autore: Antonio Koch

Editore: Quintadicopertina
Formato: Kindle edition, 472 Kb
Prezzo: € 2,60
Pubblicazione: aprile 2010
ASIN: B0040ZNIO6

Valutazione Libriconsigliati: consigliato.

Dopo molti dubbi e incertezze (lo compro o non lo compro?), poche settimane fa ho ricevuto a casa il mio Kindle e ho potuto così acquistare un libro che mi incuriosiva e che si è rivelato un ottimo strumento per mettere alla prova tutte le funzioni del mio ebook reader. Il libro in questione, infatti, è un vero e proprio romanzo interattivo. Si tratta di Verrà H. P. e avrà i tuoi occhi, del bolognese Antonio Koch, pubblicato da Quintadicopertina, la casa editrice genovese che proprio sul libro digitale ha deciso di lanciare la sua più grande scommessa.

Il romanzo di Koch fa parte delle Polistorie, la prima collana di narrativa proposta da Quintadicopertina, che raccoglie storie interattive: “se il romanzo è  un liquido scuro tenuto bene in una bottiglia che gli dà forma, la polistoria è la bottiglia che cade e sparge il liquido in un labirinto di trame, azioni e collegamenti”.

La sensazione che si prova dopo le prime pagine è quella di aver fatto, paradossalmente, un salto indietro nel tempo, agli anni della scuola e dei Librogame. Perché il principio è proprio lo stesso. In questo caso non si viaggia più su un’astronave in spedizioni intergalattiche tra alieni e assenza di gravità, ma si seguono i personaggi nella vita vera di tutti i giorni, lungo una struttura narrativa che si articola secondo lo stesso principio di quelle avventure labirintiche anni Ottanta: partendo da una situazione iniziale il lettore può scegliere, volta per volta, tra due soluzioni proposte dall’autore.

In questo caso il protagonista è il giovane Krapp. Vuole fare lo scrittore, anche se ci racconta di aver svolto un sacco di lavori diversi: cameriere in un ristorante, commesso in un negozio di videocassette e perfino sorvegliante di cavalli all’ippodromo. Oggi lo troviamo seduto in una sala conferenze semivuota ad ascoltare un tale Minghini, un uomo dall’aspetto decisamente poco piacevole – piccolo, grassoccio e unto – che dice di aver smesso di fare lo scrittore per dedicarsi alla creazione di videogiochi, dato che “in questi anni di supersviluppo tecnologico la scrittura deve evolversi verso nuove forme, un tempo impensabili, di comunicazione”. Da questo momento parte il gioco, la storia, o forse sarebbe meglio dire che da qui hanno inizio tutte le storie possibili.


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