La magia della sera, il giardino, la sagoma della medusa e sapere che alla fine della sfilata vedrai la Venere della moda, Donatella Versace. Queste le emozioni prima dello show, la mia prima sfilata Versace. Una sfilata da ricordare non solo per il contesto – per me speciale – ma per la collezione che ho trovato sorprendente.
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Si è parlato di gotico per descrivere la collezione Versace, ma è un gotico con lampi di luce che accecano, con i riflettori che fanno risaltare ancor di più le gigantesche croci bizantine che decorano maglie e stivali e le cascate di Swarovski che segnano i celeberrimi abiti – sirena della maison. Menzione d’onore per gli stivali, così strong che da soli basterebbero a fare un guardaroba. Impareggiabili quelli decorati dalla croce bizantina, must have la versione che cinge il polpaccio come una rete.
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Le borse si portano a mano, ovviamente, e anche qui la croce diventa decor ma in versione stampata.
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Il mood? La donna forte, ancora una volta, con taglio di capelli dalla frangia squadrata e sguardo che buca l’obiettivo a colpi di smoky eyes, e incanta come solo la Medusa sa fare.
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