Magazine Diario personale

Versaci dentro qualcosa che sappia di buono

Da Patalice
Versaci dentro qualcosa che sappia di buonoHo scritto tanto [troppo?!] sul fatto di evolversi e realizzarsi, ed, anche se si confarebbe meglio alla mia immagine di blogger premurosa, non tutti i commenti sono iper mega scintillanti. 
Ma alcuni si. E non perché dicano cose brillantissime per volontà, ma perché sono brillanti loro! Magari inconsapevolmente, ma così è!Cito PERSONNE che mi scrisse, in relazione a cosa poteva voler dire realizzarsi, dicendo che un super attico di una splendida conoscente cinquantenne single con una carriera altisonante le era parso VUOTO in modo terrificante. Ci ho pensato ed ho realizzato che a me la parola VUOTO piace. Nell'accezione più banalissima del termine "vuoto" può non rimandare a prati verdi dove le capretto fanno ciao, ma se mi dici vuoto io ti dico RIEMPIRE.Ed ecco che VUOTO non è più così brutto. Perché se hai in mano una scatola e quella non ha dentro nulla, puoi ben decidere di riempirla come caspiterina ti pare. E tanto brutto non mi pare esserlo! Versaci dentro qualcosa che sappia di buonoLe persone con un vuoto dentro, cercano in ogni modo di portare dentro di se cos'è belle, e ci lavoreranno su fin quando quel VUOTO non si sarà riempito di meraviglia, siano fiori profumatissimi un sentimento puro o un guardaroba nuovo di trinca. E qui siamo già al grosso della filosofia spiccia e menatosa a tratti, ma prendete un bicchiere o un piatto al ristorante.Voi vi sedete e vi versano un Cà Del Bosco accompagnando un Tiger Roll freschissimo, vedete mai che il VUOTO è valso la pena?!È come quella pagina bianca da riempire perché VUOTA, non è detto che ne uscirà una Foscolata pazzesca, ma magari riempirla di fatti vostri, del testo di una canzone, di un disegno appena abbozzato, della lista della spesa, male non è, no!?In sostanza...Bello VUOTO. A me piace.

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